Napoli, ripartono i lavori all'ex Gasometro: «Pronti centomila euro, dureranno sette mesi»

Napoli, ripartono i lavori all'ex Gasometro: «Pronti centomila euro, dureranno sette mesi»
di Gennaro Di Biase
Mercoledì 16 Dicembre 2020, 21:27 - Ultimo agg. 21:28
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Riprendono, dopo un’odissea di contenziosi e stop, i lavori all'ex Gasometro, il cui primo progetto fu presentato 21 anni fa. Saranno spesi «oltre 100mila euro di fondi comunali – spiega l’assessore al Verde di Palazzo San Giacomo Luigi Felaco, ieri presente all’inaugurazione delle operazioni al parco di viale Raffaello – che si aggiungono ai 2 milioni già spesi negli anni scorsi. I lavori dureranno 7 mesi. Verranno realizzati un orto sociale, che sarà poi partecipato dai cittadini, un impianto di illuminazione e installate altre alberature». Se ne trovano diversi di tronchi spezzati, nell’area verde, da recuperare. E il pavimento sfondato dalle piogge della struttura di archeologia industriale degli anni ‘50, il vero e proprio “gasometro”, «resterà com’è – racconta il consigliere comunale Marco Gaudini, da sempre addentro alla complessa vicenda dell’area verde vomerese – sarà importante però aprire, finalmente». 

È una storia intricata e lunghissima, questa del parco di viale Raffaello. «A bloccare i lavori fino a oggi è stata la necessità di una variante al progetto originale – Monica Pisano Rup dell’intervento – Abbiamo dovuto integrarlo con interventi di ingegneria naturalistica in legno, con la risagomatura delle scarpate, e abbiamo fatto i conti con arbusti spontanei cresciuti negli anni, che con le piogge torrenziali che ormai caratterizzano il clima potevano provocare smottamenti». «Il primo progetto del Gasometro risale al 1999 – ricorda Ornella Capezzuto, presidente del Wwf Napoli – Fu presentato dall’allora sindaco Iervolino.

I lavori iniziarono almeno 6 anni dopo, e poi sono proseguiti a singhiozzo fino a che la Sovrintendenza non chiese l’aggiornamento del progetto nel 2015. Speriamo che questa sia la volta buona». Ma sulla vicenda pesa anche la questione degli «espropri e della proprietà privata che hanno riguardato l’intera area del parco», aggiunge Paolo De Luca, presidente della Municipalità 5. «La delibera fu approvata nel 2008 – prosegue Gaudini – Nel 2011 fu tutto bloccato, per l’assenza dell’ok della Sovrintendenza sulle varianti. Sull’esproprio, ci sono voluti 15 anni per arrivare a una sentenza, e la questione si è risolta con l’esborso di 3 milioni da parte del Comune: una vicenda che brucia. Le parti strutturali del parco, però a oggi, sono quasi complete e per questo ringrazio la Pisano. L’opera, sebbene ridimensionata rispetto al progetto originale, sarà al servizio dei cittadini nel 2021. E questo è un grande risultato. Sarà importante però stabilire con chiarezza le regole di gestione del parco: a oggi il Comune non ha la forza per gestirla autonomamente, servirà una partnership con il mondo delle associazioni private». 

Gasometro a parte, il Vomero soffre l’assenza o la scarsa manutenzione delle aree verdi e l’impasse Floridiana. «Le criticità da risolvere sul territorio sono ancora tante – aggiunge De Luca – La Floridiana, oltre a essere spesso chiusa per carenze di personale, offre uno spazio ai cittadini davvero esiguo». «Il parco di via Cimarosa non dipende dal Comune – specifica Felaco – Ma siamo disponibili a collaborare. Dopo l’intesa con la direttrice, si libererà l’area dell’Anfiteatro e la si riconsegnerà ai cittadini. Abbiamo poi impegnato i fondi regionali per i parchi municipali. Quanto ai parchi comunali, ieri si sono concluse tre gare di affidamento dei lavori su vari polmoni verdi cittadini. Si è conclusa anche la gara per la piantumazione da 5 milioni di euro – fondi da Città Metropolitana, ndr – e si sta procedendo con i regolari accertamenti antimafia sulle ditte per poi partire con i lavori. A inizio 2021 si partirà con l’installazione dei nuovi alberi in città». Diversi insomma i progetti al via, che – si spera – potranno allontanare stavolta gli ultimi e così difficili anni del verde partenopeo. 

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