Fuorigrotta, chiesti i «pattuglioni» contro
la criminalità coinvolgendo i cittadini

Fuorigrotta, chiesti i «pattuglioni» contro la criminalità coinvolgendo i cittadini
di Oscar De Simone
Domenica 1 Agosto 2021, 14:09 - Ultimo agg. 16:18
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La lotta alla criminalità, nell'area compresa tra Fuorigrotta e Bagnoli, passa anche per l'attivismo dei cittadini e per il lavoro dei nuovi “pattuglioni” richiesti all'amministrazione di Palazzo San Giacomo. Questa l'idea lanciata dalla X Municipalità – attraverso il suo presidente Diego Civitillo – che negli scorsi giorni ha ufficialmente sollecitato l'assessore con delega alla polizia locale Alessandra Clemente, ad istituire una sorta di “controllo extra” nelle strade e nelle piazze più degradate del quartiere. In quei territori dove la macro e la micro criminalità sono ormai predominanti ed impediscono ai residenti di vivere in sicurezza e tranquillità.

«I problemi di micro criminalità sono seri nel nostro quartiere – afferma il presidente Civitllo – e più volte li abbiamo segnalati al prefetto, così come ai parroci del territorio con cui abbiamo instaurato un bel rapporto di collaborazione. Tramite loro stiamo cercando di coinvolgere la cittadinanza in un vero processo di rigenerazione affinchè si renda partecipe di una rivolta pacifica contro la criminalità. E' anche necessaria una azione forte da parte delle istituzioni e per questo ho richiesto personalmente all'assessore Alessandra Clemente l'istituzione di veri e propri pattuglioni da utilizzare nelle piazze più “calde” tra Bagnoli e Fuorigrotta.

I residenti però dovranno essere parte attiva in questo cambiamento ed è per questo che abbiamo iniziato, anche attraverso il loro attivismo, a riqualificare spazi particolarmente degradati».

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Questo ad esempio è il caso della nuova area di sgambamento cani a Bagnoli. Un luogo completamente ripulito e rinnovato dall'associazione “Cani sciolti 80124” che in queste ultime settimane, dopo averlo liberato dalla spazzatura e dai rovi che lo ricoprivano, lo hanno “donato” alla cittadinanza. «Non c'erano luoghi per il nostro ritrovo – dichiarano la presidente dell'associazione Martina Nobile e Pasquale Poerio – e per quello dei nostri amici a quattro zampe. Una volta individuato il posto non abbiamo esitato e ci siamo messi all'opera. C'è da dire però che siamo stati molto supportati dal resto degli abitanti del quartiere che spesso hanno lavorato con noi. Adesso bisognerà progettare il futuro per mantenere viva e pulita questa zona. Per il bene di tutti e affinchè questa sia la prima roccaforte della rinascita del territorio».

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