Napoli, Galleria Vittoria devastata dai liquami di Pizzofalcone

Napoli, Galleria Vittoria devastata dai liquami di Pizzofalcone
di Paolo Barbuto
Venerdì 26 Febbraio 2021, 00:00 - Ultimo agg. 11:01
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Le infiltrazioni che hanno danneggiato la galleria Vittoria sono causate da decenni di scarichi illegali e perdite dalle condutture della sovrastante collina di Pizzofalcone, ieri è iniziata la caccia ai guai nascosti nelle viscere della città e subito sono state individuate situazioni drammatiche: liquami che piovono direttamente nelle grotte di tufo e generano putridi accumuli. Insomma l’acqua che bagna e devasta la galleria da decenni potrebbe essere quella che scivola giù direttamente dai water delle case sovrastanti. 
Che orrore, che schifezza.

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La galleria è chiusa dal mese di settembre, sequestrata dalla Procura della Repubblica perché i pericoli devono essere eliminati prima di farci passare nuovamente le auto.

Un primo progetto di temporanea sistemazione non ha convinto la Procura che ha spiegato chiaramente al Comune quale deve essere il percorso da seguire: per riaprire la galleria Vittoria, hanno spiegato ai tecnici del Comune di Napoli, bisogna eliminare le cause delle infiltrazioni che minano la solidità della copertura interna. 

Insomma, prima di presentare un nuovo progetto e chiedere la possibilità di iniziare i lavori, bisogna inoltrarsi nella pancia della collina di Pizzofalcone e capire da dove s’infila l’acqua: ecco perché il Comune ha dato incarico all’esperto geologo Gianluca Minin di effettuare puntuali rilievi e andare a caccia di ogni anomalia.

I sopralluoghi sono iniziati ieri e dovrebbero andare avanti per un tempo estremamente breve: nel giro di una settimana, massimo dieci giorni, il quadro delle difficoltà della collina che sovrasta il tunnel dovrebbe essere completo e si potrebbe anche iniziare a realizzare un progetto da sottoporre alla Procura per ottenere, finalmente, il dissequestro e iniziare i lavori. 

Sul fronte del tunnel che va verso via Acton, quello che s’infila sotto il manto stradale prima di inoltrarsi sotto Pizzofalcone, invece, da giorni è al Lavoro l’Abc per sistemare le condutture ed eliminare ogni possibile perdita d’acqua. 

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Proprio ieri, a circa settanta metri dall’estradosso della galleria (sopra la volta della galleria), la squadra di esploratori delle viscere della città ha intercettato uno sversamento abusivo. Gli esperti guidati da Gianluca Minin si sono ritrovati sotto un antico pozzo, dal quale piovono liberamente le acque scaricate dai gabinetti di un intero condominio sovrastante. Quelle acque si appantanano e penetrano nel tufo anche se l’esperto geologo spiega che «non può essere questa la causa dei problemi alla Galleria Vittoria perché si trova troppo distante. Di certo, però, tutto l’interno della collina di Pizzofalcone è pieno di problemi analoghi collegati agli scarichi e alle condutture».

Lo scarico abusivo è stato immediatamente segnalato al Comune che già da oggi farà partire le indagini per risalire al condominio inquinante, sanzionarlo e imporgli lavori per incanalare le acque nere in fogna.

Proseguiranno nei prossimi giorni anche i rilievi geologici che si concluderanno con una dettagliata relazione sulla base della quale potrebbe essere redatto un progetto di intervento diviso in più fasi. Prima si dovrebbe lavorare sui guai alle condutture e agli scarichi che generano le infiltrazioni e, solo in seguito, procedere alla ristrutturazione totale della Galleria Vittoria per riaprirla finalmente al traffico.

Non esiste, naturalmente, una tempistica sui lavori né sulla riapertura. Il primo, determinante, step sarà la realizzazione di un nuovo progetto da sottoporre al placet della Procura, quel progetto arriverà solo al termine dei sopralluoghi. Pensate come sarebbero cambiate le cose se questi sopralluoghi fossero stati chiesti a settembre, subito dopo i crolli e non a fine febbraio, dopo cinque mesi di chiusura forzata del tunnel e di traffico impazzito tutt’intorno. 

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