Foqus, rigenerazione urbana: «La città che rimedia e ri-media»

Colloquia sulla città che cambia
Colloquia sulla città che cambia
Martedì 7 Dicembre 2021, 10:55
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Qual è la distanza oggi tra classe politica e cittadini, tra esperti e popolazione, tra individuo e comunità? Questi i quesiti al centro dell’ultimo incontro dei «Colloquia sulla città che cambia» di Foqus, in programma giovedì 9 dicembre alle ore 15,30 nella Corte dell’Arte - via Portacarrese a Montecalvario 69 - con il sostegno dell’assessorato all’urbanistica della Regione Campania, in collaborazione con i dipartimenti architettira e scienze sociali dell’università Federico II.

L’appuntamento pubblico a ingresso gratuito, dal titolo «La città che rimedia e ri-media», vedrà Francesco De Biase, dirigente dell’area attività culturali del Comune di Torino, dialogare con gli esperti Ezio Manzini, Simone Arcagni, Francesco Maltese, Alessandro Bollo, Aldo Garbarini e Giulia Allegrini, al fine di sviluppare riflessioni utili alla rigenerazione degli spazi urbani. Il confronto avrà come punto di partenza l’approfondimento sul libro “Rimediare Ri-mediare” curato dallo stesso De Biase.

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Il testo analizza come la città è una delle dimostrazioni più evidenti della straordinaria complessità in cui siamo immersi.

Durante il Novecento, molti degli approcci disciplinari verticali con cui si è cercato di darne una lettura plausibile, hanno tentato di semplificare gli inestricabili intrecci che invece la costituiscono e condizionano ogni nostro atto. Ridurre la complessità è un esercizio rassicurante, ma anche vano. Nessun processo è pianificabile, controllabile.

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Possiamo partecipare al processo, introdurvi elementi che ne condizioneranno lo sviluppo in maniera maggiore o minore, ma è illusorio convincersi che il determinismo e il meccanicismo siano categorie ancora utilizzabili e che a una azione progettata corrisponda l’obiettivo che avevamo pianificato di raggiungere. La città è forse il macrosistema in cui la complessità è più immediatamente riconoscibile, per questo la chiusura del ciclo dei Colloquia trova nelle riflessioni di questi esperti una possibile, seppur parziale, conclusione.

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