Napoli, la Galleria Umberto tra miglioramenti e degrado in attesa del gabbiotto dei vigili

Napoli, la Galleria Umberto tra miglioramenti e degrado in attesa del gabbiotto dei vigili
di Emiliano Caliendo
Martedì 12 Aprile 2022, 17:54 - Ultimo agg. 18:06
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Ci sono due Gallerie Umberto. La prima, quella che vive di giorno, nettamente migliorata rispetto a quattro mesi fa, prima che scattasse l'operazione antidegrado dell’amministrazione comunale. I ponteggi che asfissiavano le pareti interne dei bracci della Galleria che sfociano su via Santa Brigida e via Verdi sono stati invece rimossi grazie agli interventi dei condomini. È inoltre presente un presidio degli uomini della Polizia Municipale per dodici ore al giorno, dalle 8,00 alle 20,00.

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La presenza diurna dei clochard è drasticamente diminuita. A mezzogiorno, nel via vai dei turisti e di centinaia di passanti, se ne contano solo tre. Uno dorme in un angolino pochi passi dopo l’ingresso di via Santa Brigida. Una donna, invece, approfittando dei ponteggi della facciata di via Toledo, si è costruita un bivacco di fortuna tra le impalcature. Sulle scale che precedono i porticati che affacciano sul Teatro San Carlo, un altro senza fissa dimora riposa sereno circondato da valigie. Insomma, paragonata a qualche mese fa, quando sembrava un vero e proprio accampamento, la situazione è visibilmente più gestibile. Restano, però, delle criticità come le scritte sulle pareti marmoree, i pezzi di pavimento divelto, piccole aree transennate. Senza dimenticare il perenne tanfo di urina, nonostanti gli interventi dell'Asia, lasciato sotto i porticati di via San Carlo dove i clochard sono soliti passare la notte.

Al calar del sole prende poi vita l’altra Galleria Umberto, quella delle partite di pallone improvvisate tra gli scugnizzi dei Quartieri Spagnoli o del Pallonetto, degli atti di vandalismo, e dei clochard che in cerca di un riparo per dormire tornano a ripopolare, almeno per qualche ora, il monumento umbertino. «Pochi giorni fa un gruppo di ragazzini ha iniziato a giocare a pallone intorno alle 19,00. Una pallonata ha spaccato il vetro del mio negozio. Necessitiamo di un presidio fisso delle forze dell’ordine», è lo sfogo di Ugo Barra, titolare della Storica Galleria d’Arte Barra. A denunciare il degrado serale della Galleria è anche Daniela Barbaro, commerciante e titolare dell’omonimo negozio di abbigliamento: «L’intervento è stato molto importante.

Alcuni dei senzatetto hanno trovato un alloggio e in un primo momento non sono più ritornati in Galleria. Da circa una settimana, però, da quando sono ripartiti i flussi turistici purtroppo sono di nuovo qui ogni giorno, a partire dalle sette di sera quando arrivano le associazioni di volontariato che li rifocillano».

Difatti, ogni sera i volontari della Caritas e delle altre associazioni che si occupano dei senza fissa dimora offrono loro cibo, solitamente sotto i porticati della Galleria. Ciò fa sì che quotidianamente si formino delle file di venti-trenta persone in attesa di consumare un pasto. Non di rado per questo motivo si creano mini-discariche di rifiuti. «Bisogna trovare una soluzione ottimale per tutti – è il messaggio di Barbaro -, siamo ad un punto di non ritorno. Offrire come biglietto da visita di Napoli una Galleria in queste condizioni è veramente tragico. Spesso sono stata costretta a non fissare appuntamenti con alcuni direttori commerciali dato lo stato della Galleria. La guardiania notturna è inutile, serve una forza di pubblica sicurezza». Anche Armando Piccolo, negoziante titolare del Napoli Souvenir Store, afferma che la situazione da un mese a questa parte «è sensibilmente migliorata». «Speriamo duri» ha aggiunto.

In attesa della programmazione degli interventi di manutenzione, sul fronte sicurezza è in corso un braccio di ferro sulla vigilanza tra i condomini. Nei giorni scorso l’assessore Antonio De Iesu ha lasciato intendere che più del presidio diurno della polizia locale il Comune non può garantire. «Noi la nostra parte la stiamo facendo. Il problema è la sorveglianza notturna. Se i commercianti e i condomini ci mettono un euro ciascuno, ce la fanno a coprire la spesa nel loro interesse. Invece c'è spesso una certa insensibilità e si sta solo a chiedere», ha affermato l’ex questore. Intanto - come annunciato da De Iesu nei giorni scorsi - la Sidief, società che gestisce il patrimonio immobiliare di Banca d’Italia, proprietaria di un intero palazzo della Galleria, è pronta a mettere a disposizione della Polizia Municipale un locale al piano terra. Si tratterebbe di un locale sfitto da tempo, situato tra una nota caffetteria ed un tabaccaio, nel braccio della Galleria che sbuca su via Verdi. Da Banca d’Italia fanno sapere che dopo un primo incontro con il sindaco Gaetano Manfredi, c’è stato un secondo incontro con l’assessore De Iesu e l’assessore all’urbanistica Laura Lieto per capire come procedere. La Sidief è infatti in attesa del progetto che consentirà la trasformazione del locale sfitto in un “gabbiotto” ad uso degli agenti di Palazzo San Giacomo.

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