Liceo Sannazaro nel caos, denunciata la preside: «Ha violato la legge»

Liceo Sannazaro nel caos, denunciata la preside: «Ha violato la legge»
di Mariagiovanna Capone
Mercoledì 3 Ottobre 2018, 07:30
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Il liceo Sannazaro resta nell'occhio del ciclone. Venti gelidi separano ancora il gruppo composto da genitori, studenti e una buona parte dei docenti, contro la preside Laura Colantonio, rea di aver «disonorato» l'immagine del primo classico di Napoli. Le lezioni extra curriculari in cui docenti sul pedalò o mentre fanno un bagno di un lido di Varcaturo, o i lanci di frisbee in Floridiana, per la dirigente scolastica rappresentavano la soluzione a un problema da lei stessa creato: un surplus di classi impossibili da contenere nell'edifico di via Puccini. Dopo le manifestazioni pubbliche contro queste scelte ritenute «indecenti» da famiglie e studenti che hanno chiesto a gran voce «il diritto di studiare», sono emersi altri attriti che ieri hanno preso la forma di un esposto. Un nutrito gruppo di docenti è ricorso all'avvocato Mariapia Pucci per tutelarsi contro l'operato della preside Colantonio, rea, secondo le loro dichiarazioni (confortate da documenti consegnati al legale), di non aver «operato secondo la legge nel recupero delle ore».
 
Nell'esposto inviato al direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale Luisa Franzese, alla Corte dei Conti e all'Autorità nazionale anticorruzione si parla di «modalità illegittime» con cui la dirigente del liceo Sannazaro, Colantonio, avrebbe recuperato il monte ore imposto dalla settimana a cinque giorni, anche questa scelta definita «anomala» sia dai docenti che dai genitori perché non rispondeva alle reali richieste della platea ma «imposta dalla preside». Nel documento i docenti denuncerebbero 71 ore di lezioni perse all'anno per gli studenti del Sannazaro che, con carte alla mano, «sono recuperate con Alternanza Scuola-Lavoro, ma ciò non è legale poiché è un sistema obbligatorio e sarebbe paradossale recuperarle in questo modo. Oppure con corsi di aggiornamento, anche questo illegale perché valgono per i docenti e non per gli studenti». Da qui «l'esposto che rappresenta per i miei assistiti un'autodenuncia, perché non vogliono un giorno essere accusati di danno erariale. Ma anche la denuncia di aver tolto ore curriculari agli studenti».

L'esposto arriva dopo che «alla preside sono state rappresentate più volte queste perplessità, che pongono i docenti in una situazione spinosa» continua l'avvocato Pucci. «E in mancanza di chiarimenti, a giugno hanno firmato un mandato nei miei confronti. Questi mesi sono serviti a raccogliere documenti e atti, è solo una coincidenza se l'esposto arriva dopo che il bubbone Sannazaro è esploso mediaticamente con quelle foto che tutt'Italia ormai conosce». Foto che hanno attivato la visita degli ispettori inviati dal Miur il 17 settembre.

La relazione di questa ispezione ancora non è arrivata al direttore Franzese. «C'è tanto lavoro da fare e controlli da effettuare. Sono certa che in questi giorni arriverà sulla mia scrivania, ma anche la valutazione che dovrò fare non sarà breve poiché ogni punto dovrà essere considerato. Ciò che conta per me è il benessere degli studenti».

In questi giorni si sono fatti avanti ex docenti del liceo Sannazaro che hanno voluto informare la stampa del comportamento della dirigente nei loro confronti. Comportamenti che hanno imposto «richiesta di trasferimento per 15 persone in appena due anni, non solo il corpo docente ma anche tra gli amministrativi, e altri cinque invece non l'hanno ottenuto e sono ancora lì». Veleni che ora emergono e si aggiungono alle lettere di famiglie e studenti che parlano di «spaccatura insanabile con una dirigente autarchica». Lettere che il direttore Franzese nega di aver ricevuto: «Non ho ricevuto nessuna lamentela, anzi soltanto attestati di stima nei confronti della dirigente». Basiti i protagonisti di questa vicenda: «Il direttore dell'Usr conosce benissimo il clima che c'è a scuola. Le nostre Rsu hanno indirizzato alla Franzese una richiesta di colloquio circa 10 giorni fa, ignorata e a cui non è stata nemmeno data risposta. Gli ispettori hanno interrogato solo alcuni docenti dello staff della dirigente, quelli a lei allineati. Chiaramente, in un contesto in cui veniamo continuamente vessati e minacciati anche solo per un voto contrario in collegio docenti, ci guardiamo bene dal mettere la firma sotto a dichiarazioni di cui, poi, ci fanno scontare le conseguenze». Clima avvelenato confermato da «24 richieste di nulla osta ricevuti dal 14 settembre» e dal documento stilato dal Coordinamento del Comitato dei Genitori che, insieme a Ciro Di Gennaro, rappresentante dei genitori in Consiglio d'Istituto, hanno consegnato al direttore Franzese «che ha mostrato la propria vicinanza ai ragazzi e alle famiglie, mostrandosi assolutamente recettiva alle istanze contenute nel nostro documento».
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