Liceo Sannazaro nel caos, Di Maio assicura: «Soluzione subito»

Liceo Sannazaro nel caos, Di Maio assicura: «Soluzione subito»
di Mariagiovanna Capone
Martedì 18 Settembre 2018, 07:15 - Ultimo agg. 09:57
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Il liceo «Sannazaro» finisce sulla scrivania del vice premier Luigi Di Maio. Uno degli studenti del primo classico di Napoli secondo «Eduscopio» ha incontrato per caso il leader del governo M5S, esternandogli i disagi dovuti all'eccedenza di richieste accettate dalla preside Laura Colantonio, che invece di istituire doppi turni e riaprire scuola al sabato, ha organizzato senza passare per il consiglio d'istituto delle uscite curriculari al mare o al parco. L'impegno del vice presidente del Consiglio è chiarire la vicenda e tramite il sottosegretario al ministero dell'Istruzione, Salvatore Giuliano, fa sapere che «il problema delle aule verrà risolto nel giro della stessa settimana». Intanto ieri mattina alle 9.53 sono arrivati in via Puccini i due ispettori inviati dal direttore dell'Ufficio Scolastico regionale Luisa Franzese, mentre all'esterno una settantina di studenti (compresi quelli delle quattro classi cui è stato detto di non recarsi a scuola) tenevano dei sit-in, supportati da almeno 60 genitori. Dentro, invece, alcune classi venivano arrangiate in locali discutibili, sicuramente non adatti alla didattica: la 4F nell'angusta biblioteca al piano sottoposto e la 4L nel laboratorio di informatica. In serata i rappresentanti optano per la linea dura: «Non abbiamo mai sperimentato tutti i soprusi che stiamo vivendo in questi giorni. L'ennesima circolare ci ha avvisato che per altre 5 classi dal 18 al 21 settembre (per un totale di 15 classi) non sono previste né attività intra moenia né attività extra moenia. Noi rappresentanti d'istituto ci siamo confrontati e abbiamo deciso di invitare tutta la scuola a non entrare».
 
Arrivano alle 9.53 e vanno via alle 18. Un tour de force di otto ore in cui i due ispettori del Ministero dell'Istruzione hanno eseguito prima un accurato controllo dell'edificio scolastico e sono entrati in ogni stanza. Hanno controllato anche la palestra definita «inagibile» dalla preside, dove però si sono svolte attività sportive come i ragazzi mostrano in un video del 13 settembre. E poi sono entrati nella biblioteca dove la 4F seguita lezione: un ambiente sporco e polveroso, dotato di un tavolo e panchine, con una piccola finestra con grata sulla strada. E sono stati anche nel laboratorio di Informatica dove seguivano le lezioni i ragazzi della 4L. La scorsa settimana questi stessi spazi, oltre alla sala docenti priva di sedie e all'aula magna divisa a metà con pareti mobili, sono state le aule di alcune classi. Studenti di serie B, che non meritano nemmeno una lavagna e i banchi se non addirittura le sedie. Dopo un'ora e mezza di visita ai locali, gli ispettori sono entrati in stanza con la preside e hanno iniziato a chiedere la documentazione necessaria per chiarire la vicenda del surplus di classi (53 a fronte di 48 aule disponibili seppure almeno 4 arrangiate), delle gite al mare e le partite a frisbee, del pagamento dell'ingresso allo stabilimento balneare o in piscina. Sono usciti otto ore dopo da soli, parlottando tra loro e con i visi tirati.

Sono 67 gli studenti delle classi 3C, 3D, 3F, 3L che solo 24 ore prima hanno saputo che non avrebbero dovuto svolgere attività didattica né intra moenia né extra moenia. A fargli compagnia almeno 60 genitori che hanno voluto supportare i loro figli partecipando all'iniziativa. Hanno formato quattro gruppi coordinati dai rappresentanti d'Istituto Giulio Delle Donne, Tommaso Catanzaro, Luca Di Casola e Camilla Boggia e discusso sulla loro idea di studio contrapposto a quella di gite al mare e sul futuro di un movimento studentesco. È ormai ora di cena quando la preside decide le 5 classi che da oggi a venerdì (mercoledì la scuola è chiusa) non svolgeranno attività didattica e i rappresentanti stufi «di tutti i soprusi che stiamo vivendo in questi giorni» invitano «tutta la scuola a non entrare domani (oggi, ndr). Tutta la nostra lotta è incentrata sul poter frequentare una scuola che ci garantisca aule adeguate, frequenza regolare e, sopra ogni altra cosa, una scuola che ci permetta di respirare un'aria sana e di vivere serenamente».

Luigi Di Maio ha conosciuto uno degli studenti del «Sannazaro» in spiaggia per caso, che gli ha esternato i disagi del liceo.

Tramite Salvatore Giuliano, sottosegretario al ministero dell'Istruzione, Di Maio fa sapere che «Appena appresa la notizia, ho sentito la dottoressa Franzese, direttore generale dell'Usr Campania, che ha subito avviato una visita ispettiva già in atto da questa mattina. Entro questa settimana potremo così accertare responsabilità per eventuali azioni disciplinari. Il problema delle aule, di concerto con l'assessore all'edilizia scolastica Marrazzo della città metropolitana di Napoli verrà risolto nel giro della stessa settimana. Vi terrò aggiornati. Per ovviare a questa carenza la preside avrebbe deciso di mandare gli alunni al mare con i prof. «Il problema è che gli studenti vogliono giustamente studiare, non andare al mare».

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