Napoli, Marechiaro e il crollo dimenticato: lavori flop, residenti prigionieri da sette mesi

Napoli, Marechiaro e il crollo dimenticato: lavori flop, residenti prigionieri da sette mesi
di Gennaro Di Biase
Sabato 12 Febbraio 2022, 08:02 - Ultimo agg. 13 Febbraio, 09:07
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Marechiaro e il crollo dimenticato. Sette mesi fa i dissesti, con il cedimento di un muro in via Franco Alfano, ma i lavori non sono mai partiti. Il progetto è stato «ritardato per un imprevisto capitato all'azienda cui era stato affidato dall'Abc e per problemi burocratici», spiega Giovanna Mazzone, presidente della Municipalità 1. Due gli incontri tecnici chiesti dal parlamentino, ma tutto ancora fermo. Risultato: dopo lo spavento, i residenti sono ancora bloccati in casa. E, manco a dirlo, se i lavori slittassero al periodo estivo, la circolazione a Marechiaro rischierebbe seriamente di andare in tilt. Senza contare i pericoli di incidenti e i disagi quotidiani vissuti da centinaia di cittadini.

Una storia non certo edificante, in cui la riapertura di una strada cruciale per la vita di tanti è finita stritolata nella burocrazia e nelle lungaggini. Via Franco Alfano è chiusa per crollo dal 20 agosto 2021. Marcello Matrusciano, consigliere del parlamentino Chiaia-Posillipo, aveva denunciato le criticità già alla vecchia amministrazione: «Anche dopo le elezioni mi sono attivato insieme alla presidente della Municipalità 1 affinché venisse convocata una conferenza dei servizi che si è tenuta il 12 novembre 2021 - racconta lo stesso Matrusciano - Alla riunione è intervenuta Abc, che è stata individuata come responsabile del crollo della strada e del muro parapetto, e a cui sono stati addebitati poi i lavori di ripristino.

Abbiamo appreso da Abc che l'azienda aveva incaricato un consulente esterno per realizzare il progetto di rifacimento della via. Progetto che poi sarebbe stato pronto di lì a poco e i lavori, a detta dell'Abc sarebbero dovuti iniziare entro metà/fine gennaio». Eppure niente. Nessun operaio. Il primo febbraio, dunque, la municipalità fissa un nuovo incontro con Abc e servizio difesa idrogeologico. «Durante la conferenza - prosegue il consigliere - abbiamo appreso che il progetto non era stato terminato».

 

Rischio incidenti, gas a singhiozzo, anziani e pedoni in trappola, assenza di mezzi pubblici. Due chilometri in più da fare per arrivare a casa: questo il tunnel dei disagi per i napoletani di via Alfano. «Siamo molto arrabbiati - spiega Giovanni Aiello, residente - La strada è chiusa da sette mesi e non si capisce come mai nessuno abbia ancora sbloccato la situazione. Hanno spostato tutte le nostre utenze, che passavano sotto la strada del muro crollato. La fibra, la luce e il gas ora sono attaccati a un altro muro. Siamo in difficoltà proprio col gas, che la sera arriva molto debole alle nostre abitazioni. Inoltre, i problemi di circolazione: per arrivare a casa dobbiamo fare tutto il giro di Marechiaro: 2 chilometri in più ogni volta. E la questione riguarda centinaia di residenti, tra il civico 8 e il civico 22 di via Alfano. Si rischiano anche incidenti: queste strade sono strette, piene di curve, e si va spesso a marcia indietro. Senza contare i tanti anziani che salgono a piedi e si trovano davanti la strada interrotta. La municipalità si sta dando molto da fare, si spera si arrivi presto a una soluzione». «Nei fine settimana la situazione è molto difficile - aggiunge Nunzio Di Bernardo - Senza Ztl e presidio, arrivano tanti cittadini a Marechiaro e per noi residenti diventa impossibile muoversi. Chi non ha l'auto, e qui ce ne sono tanti, vive murato in casa sostanzialmente. Da sette mesi. Sapevamo che i lavori dovevano finire a febbraio, ma nessuno ha nemmeno iniziato le operazioni». 

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La ricostruzione di Matrusciano viene pienamente condivisa dalla presidente della Municipalità I Giovanna Mazzone, che avvisa anche della necessità di un ulteriore «passaggio del progetto con la Sovrintendenza». «Quella del crollo di via Alfano è stata una delle prime questioni di cui mi sono occupata - spiega - Abbiamo indetto due diverse conferenze dei servizi per cercare di sbloccare la situazione. Nel primo incontro, l'Abc aveva ammesso le sue responsabilità per la rottura del tubo e ci aveva assicurato tempi celeri e lavori in partenza a inizio gennaio. Nel secondo, ci è stato spiegato che l'azienda cui era stato appaltato il progetto ha avuto dei problemi e i tempi per la presentazione del progetto al Genio Civile si sono allungati. Inoltre, la progettazione, una volta completata, dovrà essere sottoposta all'approvazione della Sovrintendenza. La questione è delicata: tanti residenti sono praticamente prigionieri in casa. E, fatto assolutamente non secondario, la stagione estiva non è lontana: bisogna assolutamente evitare la sovrapposizione dei lavori con la Ztl di Marechiaro e con la stagione marittima». 

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