Napoli, medici con turni da record all'Ospedale del mare: 30 ore di fila

Napoli, medici con turni da record all'Ospedale del mare: 30 ore di fila
di Ettore Mautone
Lunedì 8 Ottobre 2018, 07:00 - Ultimo agg. 12:17
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Ospedale del Mare allagato: oltre alle caditoie e alle pluviali otturate la Asl intende verificare anche altri eventuali deficit strutturali per vederci chiaro. Al vaglio dunque anche altre strade senza escludere problemi di altro tipo. A tale scopo a seguito della decisione di istituire una approfondita indagine sulle conseguenze dell'evento meteorologico avverso di sabato, che ha provocato allagamenti in alcuni locali al piano interrato e nella radioterapia dell'ospedale (non nelle sale operatorie poste al secondo piano del tutto risparmiate dalle infiltrazioni d'acqua) - il direttore generale della Asl Mario Forlenza, insieme con il commissario ad acta Ciro Verdoliva, ha nominato una commissione di indagine. Ne fanno parte, oltre al direttore sanitario di presidio Giuseppe Russo, il responsabile tecnico del presidio geometra Antonio Sabatino, un rappresentante della ditta costruttrice e il direttore dei lavori. «L'obiettivo - dice Forlenza - è rendere più efficace e trasparente l'approfondimento del costruito e del manutenuto evitando lo scaricabarile e anche avere piena chiarezza in contraddittorio sulle azioni da intraprendere per eliminare la possibilità di ulteriori allagamenti».
 
La commissione è stata insediata già ieri e dovrà concludere le attività di approfondimento entro venerdì 12 ottobre «producendo una dettagliata relazione completa di dati - continua Forlemza - fotografie e filmati con l'indicazione delle cause e, come detto, con l'obiettivo assegnato alla stessa di proporre quanto necessario per scongiurare analoghi accadimenti futuri».

Intanto prosegue a pieno ritmo e senza intoppi il lavoro del pronto soccorso inaugurato a metà settembre e la cui attività non ha avuto alcuna conseguenza dall'allagamento dell'altro giorno. Un pronto soccorso che sta lavorando a pieno ritmo da giorni con una media di oltre 200 accessi al giorno e ben oltre l'asticella prefissata nella fase dello start-up che ne avrebbe dovuto limitare le funzioni a pronto soccorso di base. Al presidio di Napoli est infatti in questi 20 giorni è arrivato di tutto, codici verdi, gialli e rossi, con molti pazienti colpiti da ictus (pur non essendo ancora l'ospedale inserito nella rete ma comunque dotato del reparto di neurointerventistica) e anche numerosi politraumi che fino a quando il presidio non sarà qualificato come Dea di II livello a Napoli est non dovrebbero arrivare. Al pronto soccorso i medici di turni sono sottoposti ad un duro lavoro. Dal Cardarelli in questa fase sono arrivate solo unità infermieristiche al fianco dei colleghi della Asl che hanno già macinato ore e ore di straordinari. Ma i 15 medici specialisti sono stati costretti in alcuni giorni a restare al lavoro 30 ore di fila, compreso il primario Vittorio Helzel, che ha modificato i turni con 4 o 5 medici di mattina, 4 il pomeriggio e 3 la notte impiegando i 15 camici bianchi in forze.

La carenza di specialisti in medicina di urgenza e pronto soccorso dovrebbe essere riassorbita con il nuovo concorso istruito. Oggi è in programma il sorteggio dei commissari. Entro fine anno dovrebbero essere reclutati almeno altri 30 medici specialisti nella disciplina destinati all'Ospedale del Mare e altri 20 invece ai presidi ospedalieri della Asl.

(ha collaborato Melina Chiapparino)
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