Napoli, una testa mozzata di pesce spada nella plastica: l'Asìa a caccia dei furbetti di Posillipo

Napoli, una testa mozzata di pesce spada nella plastica: l'Asìa a caccia dei furbetti di Posillipo
di Valerio Esca
Giovedì 11 Ottobre 2018, 07:00
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Una testa mozzata di pesce spada nella campana gialla di plastica e metalli. La scoperta è avvenuta in un cassonetto della raccolta differenziata in via Manzoni. Nel bustone nero, durante i controlli degli ispettori di Asìa, il ritrovamento dei resti dello «Xiphias gladius» (classificazione scientifica dell'esemplare), proprio in mezzo alle scatole di polistirolo tipiche dei prodotti ittici (lì nei pressi c'è un ristorante e una pescheria). La testa di pesce spada era «in compagnia» di una testa di spigola ed altri avanzi, come parti di pelle, interiora e uno scheletro intatto, con tanto di parte dorsale e relative lische «frutto spiegano da Asìa - di una pulizia eseguita da mani abili ed allenate».
 
Ci ha pensato la partecipata comunale che gestisce la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti a lanciare l'allarme attraverso la propria pagina Facebook: «Una testa di pesce spada in un mare di plastica» il titolo del post, dove si legge: «Ieri mattina in Via Manzoni, in corrispondenza di un famoso ristorante della zona, gli ispettori Asìa hanno rinvenuto, in una campana gialla per la raccolta della plastica e metalli, un bustone nero con dentro una testa di pesce spada. Le indagini ancora in corso prosegue il post - fanno pensare ad un conferimento selvaggio perpetrato da un'attività commerciale non ancora ben individuata. Tuttavia, l'attenzione degli ispettori è rivolta, in particolare, nei confronti di un ristorante ed una pescheria entrambi poco distanti dalla campana gialla oggetto del ritrovamento. Sia il ristorante che la pescheria, essendo utenti non domestici la cui attività prevede la produzione di rifiuti speciali hanno l'obbligo di stipulare un contratto con ditte autorizzare per lo smaltimento di tali rifiuti».

Nell'ultimo mese, ovvero da quando è entrata in vigore l'ordinanza sindacale che prevede una sanzione amministrativa di 500 euro, sono stati elevati circa 200 verbali. Per un tesoretto di 100mila euro. Le motivazioni variano: per conferimento fuori orario e in altri casi per il mancato conferimento dei diversi materiali differenziati nelle apposite campane. Il 75 per cento delle sanzioni è stato disposto nei confronti di utenze commerciali, soltanto la restante parte a carico di utenze domestiche. «I cittadini verbalizzati in questo mese spiegano da Asìa si troverà a pagare la sanzione di 50 euro per conferimento fuori orario. I casi che prevedono i 500 euro di multa sono quelli più gravi e quasi sempre a commettere gli illeciti sono gli esercizi commerciali. Inoltre la gravità e la reiterazione del fatto possono produrre effetti sui titoli dell'attività, dalla sospensione al ritiro delle licenze». Il personale di Asìa addetto ai controlli sta lavorando a stretto contatto con gli agenti di polizia Municipale e polizia Ambientale, in particolar modo in alcune zone della città: a Chiaia e Posillipo, all'Arenella e al Vomero e al centro storico. «I controlli avvengono in tutta la città fanno sapere dalla società di igiene urbano Laddove c'è il porta a porta ovviamente è più visibile quando si contravviene alle regole della raccolta differenziata. Più complesso beccare i cittadini e i commercianti nelle zone servite ancora dai cassonetti stradali. Ad ogni modo stiamo lavorando intensamente e in questo primo mese i risultati si sono visti».
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