Napoli Est, altri lavori al PalaDennerlein di Barra mai riaperto dopo le Universiadi

1,7 milioni per recuperare l'area della palestra esclusa dagli interventi degli anni scorsi

Il PalaDennerlein di Barra
Il PalaDennerlein di Barra
di Alessandro Bottone
Sabato 29 Aprile 2023, 18:28
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C'è un nuovo progetto per recuperare una parte del PalaDennerlein, il palazzetto dello sport di Barra, quartiere nella zona orientale di Napoli. Con un milione e 778mila euro si riqualifica la palestra esclusa dagli interventi realizzati per l'Universiade 2019. In quell'occasione, infatti, è stata rigenerata soltanto l'area della vasca usata per gli allenamenti di pallanuoto e poi completamente abbandonata. Da anni si attende che il bene comunale di via delle Repubbliche Marinare sia restituito alla collettività e sottratto alla mira di vandali e delinquenti che hanno fatto danni a quanto realizzato in occasione della kermesse internazionale.

La storia è questa. A giugno 2018, in vista dell'Universiade di un anno dopo, si approva il progetto per la riqualificazione dell'intero PalaDennerlein. A dicembre 2018 l'ARUS, Agenzia Regionale Universiadi per lo Sport, consegna i lavori che, però, «a causa di dissensi con l'impresa esecutrice derivanti anche dalla presenza di errori progettuali», si concentreranno esclusivamente nella zona piscina senza, però, interessare la vasca dei tuffi e i trampolini ma soltanto la vasca più grande e i relativi impianti e servizi. Nella zona della palestra, invece, sono state eseguite soltanto demolizioni e alcune tramezzature. Gli interventi proseguono anche dopo l'Universiade e sono stati portati a termine a settembre 2020, collaudati a marzo 2021. Il complesso sportivo di Napoli Est è stato "riconsegnato" al Comune di Napoli, che ne é proprietario, a novembre 2021 ma Palazzo San Giacomo «non ha potuto riaprirlo per l'impossibilità ad ottenere il certificato di prevenzione incendi senza il completamento dei lavori della palestra». Quindi, il PalaDennerlein è rimasto negato alla collettività e, in più occasioni, è stato visitato da ignoti che hanno sottratto materiale rivendile e danneggiato parte di quanto realizzato pochi mesi prima, come infissi, impianti e arredi.

Il PalaDennerlein, realizzato nel periodo della "ricostruzione" post sisma del 1980, si estende per oltre diciannovemila metri quadrati. Oltre le vasche, olimpionica e tuffi, esso comprende anche un campetto di calcio scoperto, alcune aree verdi e un'ampia zona parcheggio. L’area polifunzionale è composta da due palestre di cui una con campo da gioco in parquet per basket e pallavolo, spogliatoi, gradinate per circa cinquecento posti e diversi locali di servizio.

A occuparsi dei prossimi lavori nell'area della palestra è l'ARUS utilizzando risorse della Regione Campania. Il progetto per il completamento della riqualificazione del PalaDennerlein - ora approvato dal Comune di Napoli con una delibera di giunta proposta dell'assessore allo sport Emanuela Ferrante - si concentra sull’area palestra dove si è già proceduto a demolizioni e alle nuove configurazioni degli spazi con i lavori delle Universiadi.

Si provvederà, quindi, a portare a termine la riqualificazione con la finitura delle murature, la manutenzione degli infissi, la sostituzione delle porte vetrate, degli impianti e così via. Il cuore del progetto è la riqualificazione del campo da gioco: si installa una nuova pavimentazione in parquet certificata FIBA in tutta l’area che consentirà l’utilizzo per i campionati nazionali e manifestazioni internazionali sia di basket che di volley. Sempre in zona palestra si metterà a mano un nuovo impianto di illuminazione a led e alla copertura. Ulteriori interventi sono previsti all'esterno dove si opera per migliorare l'illuminazione di parcheggi e viali di passaggio.

Altre risorse sono essenziali per mettere mano all'area delle piscine ristrutturata per le Universiadi ma successivamente messa a soqquadro e danneggiata dai delinquenti. La messa in sicurezza di quest'ultima e il completamento dei lavori appena approvati sono essenziali per la successiva riapertura del polo sportivo di Barra o all'eventuale messa a bando per una gestione efficiente dopo anni di sport negato per migliaia di atleti della zona orientale di Napoli, e non soltanto.

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