Napoli, il parco di Barra mai inaugurato per le vittime del Covid: proposta di GreenCare

Napoli, il parco di Barra mai inaugurato per le vittime del Covid: proposta di GreenCare
di Alessandro Bottone
Giovedì 26 Maggio 2022, 13:22
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Dedicare un parco pubblico di Napoli alla memoria delle vittime della pandemia da Covid-19. La proposta arriva da Benedetta de Falco, presidente dall'associazione Premio GreenCare, realtà da anni impegnata per sensibilizzare cittadini e istituzioni alla cura del verde urbano, e non solo. L'idea riguarda il polmone verde di via Mastellone a Barra, quartiere nella zona orientale di Napoli, particolarmente degradato, chiuso al pubblico e mai inaugurato.

In particolare, parliamo della lingua di verde incastrata tra le palazzine popolari e i binari della Circumvesuviana, a due passi dall'istituto comprensivo Giulio Rodinò. La struttura pubblica - così come raccontato da Il Mattino sin dal 2017 - necessita di importanti interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria per ripristinare sicurezza, igiene e decoro e per renderla fruibile alle migliaia di persone che risiedono nei dintorni.

Nei ventimila metri quadrati di bene pubblico - la cui manutenzione e gestione dovrebbe rientrare tra le competenze della Municipalità di Napoli Est - la vegetazione è particolarmente fitta. Nel corso degli anni le chiome dei numerosi alberi si sono particolarmente appesantite tanto da far cedere molti rami. Erbacce e terreno ricoprono i sentieri dell'enorme area verde e nascondono panchine, cestini e pali della pubblica illuminazione. Alcune aree del bene comunale risultano utilizzate da ignoti. Davanti a uno degli ingressi ci sono alcuni suppellettili e un cane di grossa taglia. Inoltre, nel parco insiste un locale originariamente destinato ai dipendenti comunali che è utilizzato, molto probabilmente, da alcuni senza fissa dimora. 

 

L'associazione Premio GreenCare - che ha scritto al sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, all'assessore al verde, Vincenzo Santagada, e al dirigente del Servizio comunale che si occupa dei parchi cittadini - evidenzia il pregio delle varietà vegetali presenti nell'area di via Mastellone notati nel corso di un sopralluogo: pini di Aleppo, alloro, prunello, mirto, cipresso, albero della lanterna, fiore di seta. E ancora: palmetta, mandorlo, quercia da sughero, magnolie e castagni. Esemplari che la realtà associativa, sollecitata da alcuni attivisti della zona, intende valorizzare con una apposita segnaletica, di cui si farebbe carico, così da realizzare un vero e proprio giardino botanico nella periferia orientale di Napoli.

Nel parco, negato ai cittadini da diversi lustri, insiste anche una pista di pattinaggio. Molti spazi - completamente inaccessibili a causa della vegetazione infestante e dai rami spezzati - potrebbero essere destinati allo svago e al divertimento di persone di ogni età in una zona del quartiere Barra ad altissima densità abitativa e particolarmente degradata.

«In tantissime città italiane - Milano, Verona, Firenze, Bari, solo per citarne alcune - si sta procedendo a realizzare nuovi spazi verdi da intitolare alla memoria della terribile esperienza della pandemia oppure a dedicare parchi e giardini, privi di nome, al ricordo di chi ha perso la vita a causa del coronavirus, a volte compiendo il proprio dovere di medico o infermiere», spiega Benedetta de Falco, presidente dell'associazione Premio GreenCare, che insiste: «Napoli, la terza città d’Italia, ancora non ha individuato un’area da destinare al ricordo di questa dolorosa esperienza collettiva. Abbiamo un parco di dimensioni importanti in una Municipalità che chiede maggiore attenzione, un parco realizzato tantissimi anni fa e mai inaugurato. Ci sembra che la nuova Giunta Manfredi possa dare da qui un segnale importante di cambiamento».

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