Piazza Cavour, l'appello dei napoletani:
«Basta clochard e degrado»

Piazza Cavour, l'appello dei napoletani: «Basta clochard e degrado»
di Antonio Folle
Lunedì 22 Novembre 2021, 16:47
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Dopo i cittadini di Secondigliano, che chiedevano interventi di potatura sulle alberature ad alto fusto e dopo i residenti del Vomero che hanno chiesto una ristrutturazione dell'area verde dedicata a Luigi Necco, a inviare l'ennesima petizione all'assessore al Verde Vincenzo Santagada stavolta sono i residenti di piazza Cavour. I cittadini hanno chiesto al neo assessore al Verde un deciso "cambio di rotta" per la piazza intitolata allo statista piemontese. Nonostante, specie negli ultimi mesi di consiliatura, l'amministrazione uscente abbia più volte annunciato interventi di recupero, per piazza Cavour e per i suoi tormentati giardinetti, ad oggi la situazione non solo non è migliorata, ma continua a rappresentare un vero e proprio scempio a due passi dal Museo Archeologico Nazionale visitato ogni giorno da migliaia di turisti. 

Accampamenti di clochard, rifiuti abbandonati per settimane e lasciati a macerare sotto al sole o sotto alla pioggia battente, deiezioni umane e animali che trasformano giardini e marciapiedi in un vero e proprio "campo minato" sono la quotidianità di una piazza che ormai da troppo tempo si sente presa in giro dalla politica. E, del resto, non si poteva pensare di porre fine al degrado di piazza Cavour semplicemente ripulendo e riattivando temporaneamente la storica "fontana delle Paparelle", trasformata in un ricovero per senzatetto. L'intervento realizzato lo scorso aprile e costato circa 50.000 euro aveva tutte le sembianze di un disperato "spot pre-elettorale". Mentre la piazza agonizzava, infatti, alla presenza dell'allora Commissario Straordinario Abc Sergio d'Angelo, dell'assessore Clemente, dell'assessore Felaco e, tra gli altri, del presidente della III Municipalità Ivo Poggiani si inaugurava un monumento che, in poco tempo, sarebbe poi precipitato nelle stesse - se non peggiori - condizioni di abbandono.  

«In degrado persiste da anni - scrive in una nota inviata a palazzo San Giacomo l'associazione "No Comment" - manca una manutenzione ordinaria del verde, le fontanine non funzionano e l’inciviltà regna sovrana.

Dare la colpa agli scostumati che la usano come dormitorio e orinatoio è una scusa che non regge. I vigili non si vedono nei giardinetti - prosegue la missiva inviata al sindaco Manfredi ed all'assessore al Verde Santagada - le aiuole sono piene di escrementi di cani e le panchine ospitano gente che beve alcolici sin dalla mattina. I turisti spesso arrivano in piccoli gruppi, con la vecchia metro, per visitare il MANN e convinti di attraversare 400 metri di aiuole. Ma entrano in contatto con una realtà degradata della città e prima di scappare sul lato esterno vicina alla corsia delle auto, scattano foto di questo degrado. Foto che faranno il giro del mondo. Anche tirare fuori il fatto che mancano i giardinieri - prosegue l'associazione di volontari che operano nel centro storico della città - è una scusa che non regge, tanto di erba da curare non c’è né, in compenso i buchi nel terreno sono tanti. Chiediamo maggiore presenza della polizia locale e interventi più incisivi per porre fine ad un degrado indegno di un luogo ricco di storia che rappresenta, per molti versi, una delle cartoline di Napoli».

 

Per porre finalmente un argine al degrado che dilaga a piazza Cavour, però, il solo intervento dell'assessorato al Verde - che pure non dovrebbe tardare - non sarà sufficiente. Per risolvere i tanti problemi di vivibilità che si registrano a piazza Cavour sarà necessario un vasto intervento "interforze" che, però, non potrà prescindere dall'impegno in prima persona dei cittadini della zona. In passato già molti commercianti del quartiere avevano avanzato proposte per l'adozione di parte delle aiuole di piazza Cavour, ma per rendere "appetibile" anche dal punto di vista turistico gli spazi bisognerà anzitutto bonificare le discariche e trovare una sistemazione alternativa per i senzatetto che si accampano in una piazza semi-abbandonata.

Nei prossimi giorni dovrebbe inoltre partire una raccolta firme dei cittadini per chiedere la rimozione del manufatto che ospitava un bagno pubblico andato a fuoco lo scorso mese di settembre. Dopo l'incendio della struttura gli spazi abbandonati sono stati rapidamente invasi da sporcizia e deiezioni, rappresentando un pericolo - oltre che uno spettacolo indecoroso - per i passanti e per i residenti. 

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