Piazza Enrico de Nicola a Napoli nel degrado, l'appello a Comune e Sovrintendenza: «Gli spazi vanno tutelati»

Piazza Enrico de Nicola a Napoli nel degrado, l'appello a Comune e Sovrintendenza: «Gli spazi vanno tutelati»
di Antonio Folle
Venerdì 11 Marzo 2022, 15:10 - Ultimo agg. 12 Marzo, 08:22
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Una lunga fila di panchine di pietra usate come ritrovo per tossicodipendenti e senza fissa dimora, divani raccattati tra i cassonetti usati come giacigli notturni, aiuole trasformate in pattumiere, odore di feci e urine che costringono i residenti a barricarsi in casa, scarsa sicurezza nelle ore serali e notturne, inaccettabili sfregi ai monumenti. Questa è la poco lusinghiera situazione di piazza Enrico de Nicola, la storica piazzetta che affaccia direttamente sulle torri di Porta Capuana e sul complesso di Santa Caterina a Formiello, percorsa ogni giorno da migliaia di persone dirette verso il centro storico della città o verso piazza Garibaldi e la stazione centrale. Un crocevia dall'importanza storico-culturale rilevante che, al pari di altri luoghi storici della città, non sembra essere al riparo dal degrado. 

Sono diversi anni che i residenti della zona chiedono un intervento deciso per il ripristino del decoro e della legalità in zona.

Dopo il restauro delle torri i cittadini pensavano ad un veloce cambio di passo per la zona, ma nonostante i corposi investimenti economici per il restauro delle torri di epoca aragonese, il degrado non ha abbandonato piazza de Nicola e gli spazi adiacenti. 

A tenere banco è l'ormai storico problema legato alla presenza di gruppi di senza fissa dimora e, di notte, di tossicodipendenti che si appartano lontani da occhi indiscreti per le loro attività. Più volte i servizi sociali del Comune di Napoli, la polizia Municipale e le forze dell'ordine sono intervenuti per il ripristino del decoro, ma la situazione - come testimoniano i cittadini ormai esasperati - torna puntualmente al punto di partenza. 

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Nemmeno la torre che ospita l'associazione Arditi d'Italia - associazione che si occupa di tenere viva la memoria storica dei caduti italiani delle due guerre mondiali - è al riparo dagli insulti del degrado portato dagli incivili. Proprio all'esterno della sede dell'associazione e a pochi metri dal luogo dove, ogni 4 novembre, si tiene la tradizionale commemorazione religiosa per i militari italiani caduti, fanno la loro triste figura alcune fioriere stracolme di rifiuti che si accumulano da settimane.

«Nei pressi del cantiere per i restauri della chiesa di Santa Caterina a Formiello - ha raccontato il consigliere della IV Municipalità Enrico Cella - c'è una fila di 11 panchine usate come bivacco da senza fissa dimora e da tossicodipendenti. Alcune di queste panchine sono collocate proprio a ridosso delle abitazioni e per i residenti è impossibile anche solo affacciarsi dal momento che potrebbero assistere a spettacoli indegni di una città civile. Qui ci sono persone che si drogano, che mangiano, bevono, dormono, vomitano ed espletano i loro bisogni fisiologici all'aperto, incuranti della presenza di altre persone. Più volte - continua Cella - abbiamo chiesto di spostare queste panchine al centro della piazza, sfavorendo così la formazione di bivacchi di fortuna. Bisogna fare tutto il possibile per evitare questo scempio e per restituire la piazza alla fruizione dei residenti e dei turisti. Per questo l'appello che rivolgiamo all'assessorato alle politiche sociali del Comune, alla Sovrintendenza ed alle forze dell'ordine è a moltiplicare gli sforzi per ridare a piazza de Nicola ed alle torri aragonesi di Porta Capuana il decoro e la dignità che gli spettano di diritto». 

 

La presenza di gruppi di senza fissa dimora che trovano rifugio in accampamenti di fortuna è uno dei problemi più pressanti per la nuova amministrazione comunale. Fin dal suo insediamento la nuova giunta comunale ha dovuto fare i conti con la riluttanza da parte dei senzatetto a raggiungere ricoveri di fortuna, con la carenza di strutture apposite - e da questo punto di vista si sta tentando di correre ai ripari - e con le proteste dei cittadini, stanchi di vedere strade e piazze trasformate in bivacchi improvvisati. Dal punto di vista del Welfare la precedente amministrazione comunale - lo testimonia una situazione a tutt'oggi ancora irrisolta - ha lasciato solo macerie. Su quelle macerie il sindaco Manfredi sta cercando disperatamente di ricostruire una rete, quella del terzo settore, di fondamentale importanza in un periodo storico che vede un impressionante aumento di senzatetto nelle grandi città italiane. 

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