Napoli, la rabbia dei residenti di piazza Garibaldi dopo la visita di Draghi: «Pulizie di facciata, qui degrado di sempre»

Napoli, la rabbia dei residenti di piazza Garibaldi dopo la visita di Draghi: «Pulizie di facciata, qui degrado di sempre»
di Antonio Folle
Mercoledì 30 Marzo 2022, 15:07
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La visita del premier Draghi, arrivato nel capoluogo partenopeo per la firma del nuovo "Patto per Napoli", ha scatenato una lunghissima scia di veleni, di polemiche e di manifestazioni di piazza. In alcune zone - quelle dove si prevedeva il passaggio del Premier - la città si è "fatta bella" con pulizie straordinarie, rimozioni di bidoni e allestimenti di fioriere. Altre zone, come piazza Garibaldi e l'area del Vasto, sono state interessate solo superficialmente da interventi di pulizia che, alla fine, hanno lasciato scontenti tutti. E non perchè non ve ne fosse bisogno, anzi. Sono anni che i residenti della zona reclamano maggiori attenzioni da parte dell'amministrazione comunale. Se de Magistris e i suoi da questo punto di vista - e secondo la maggioranza dei napoletani non solo - hanno fatto un buco nell'acqua, anche con il nuovo corso targato Manfredi le cose però, come denunciano i cittadini, non sono migliorate.

A cominciare dal famigerato mercatino della monnezza. Uno scempio denunciato più volte dai cittadini e contro il quale le istituzioni non sembrano avere armi a sufficienza.

Ogni mattina, come testimoniano puntualmente gli esercenti della zona, piazza Garibaldi somiglia ad un vero e proprio campo di battaglia, con enormi quantità di spazzatura che giacciono nei vicoli del Vasto e nell'area dell'anfiteatro di piazza Garibaldi, le due zone dove si concentrano i mercatini illegali gestiti dagli extracomunitari.

 

La sporcizia di piazza Garibaldi non è da imputare, è bene sottolinearlo, a mancanze da parte di Asìa. Gli operatori ecologici fanno il possibile per tener pulita la piazza, ramazzando faticosamente la spazzatura. Il problema, semmai, è da imputare alla mancanza di un intervento coordinato tra i diversi assessorati - Legalità, Ambiente e Welfare - che possa debellare finalmente una piaga che rappresenta una macchia per un piazza oggetto nel recente passato di pesanti investimenti economici.

Capitolo sicurezza. Negli scorsi giorni, come ha raccontato Adelaide Dario del comitato Vasto-Nolana, è stata sventata una rapina ai danni di una ragazza che passeggiava inconsapevole - ed in pieno giorno - a piazza Garibaldi. «Una ragazza passeggiava con il suo cagnolino, auricolari e telefono a portata di mano - racconta Adelaide Dario - una preda perfetta per due balordi che la stavano inseguendo da diverso tempo. Mi sono accorta che di li a breve la ragazza sarebbe stata scippata e così mi sono avvicinata a lei, invitandola a mettere via lo smartphone. I due balordi che la stavano inseguendo, due nordafricani, si sono accorti del mio intervento ed hanno cominciato ad insultarmi pesantemente. Questo episodio - prosegue l'attivista - è solo uno dei tanti casi simili che si ripetono ormai da anni a piazza Garibaldi e deve aprire una seria riflessione sul futuro di questa zona e sulle promesse di sicurezza che sono state fatte. Qui era stata promessa l'istituzione di un presidio fisso da parte delle forze dell'ordine, oggi, invece, questa piazza è totalmente abbandonata alla mercè di delinquenti di ogni tipo e di ogni nazionalità».

Il "nodo" di piazza Garibaldi sembra essere uno dei più difficili da districare per il sindaco Manfredi e la sua Giunta. In questi primi mesi di mandato non sono mancati gli interventi sul territorio ma, a far sentire la loro mancanza, sono interventi coordinati e duraturi. L'impressione che si ha attraversando una delle più importanti piazze cittadine è di totale abbandono. Basti pensare al degrado che si registra da diversi anni nell'area di corso Novara dove, nonostante i ripetuti sgomberi, anche stamattina era presente in brutta mostra il grande accampamento di clochard che ormai è diventato tipico di quella zona. A tutto dispetto, ovviamente, dei commercianti che hanno investito migliaia di euro per "fare belle" le loro vetrine. 

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