Degrado a Napoli, piazza del Gesù «in ginocchio» tra continui crolli e cedimenti

Degrado a Napoli, piazza del Gesù «in ginocchio» tra continui crolli e cedimenti
di Oscar De Simone
Lunedì 15 Febbraio 2021, 15:47 - Ultimo agg. 19:22
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Dalla guglia dell'Immacolata, ancora prigioniera delle recinzioni e delle erbacce, al distacco delle tegole della chiesa di Santa Chiara, al telo in plastica a copertura delle vetrate rotte della chiesa del Gesù, ai distacchi di cornicioni e frammenti di intonaco dalle porzioni superiori del liceo Genovesi e dalla stessa basilica. Una serie di sciagure, di crolli e cedimenti che raccontano il triste destino di una delle piazze più note e rappresentative della città. Un vero gioiello di arte ed architettura abbandonato a se stesso ed al degrado. L'ultimo episodio, che solo per una questione di orario non ha provocato danni e feriti tra i passanti, si è verificato ieri sera con il distacco di parte della muratura dei cornicioni della basilica del Gesù Nuovo. Un evento che, probabilmente per le forti raffiche di vento, ha rimesso in luce una problematica giù sollevata nel recente passato. 

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«C'è bisogno di un piano concreto – afferma il consigliere della II Municipalità Pino De Stasio – per la salvaguardia e la manutenzione ordinaria dei monumenti. Non è possibile arrivare in piazza e trovare tutti i monumenti in degrado. Dalla guglia dell'Immacolata inglobata dalle reti da un decennio a questa parte, alle vetrate rotte e nascoste da un orrendo telone in plastica sempre al Gesù Nuovo.

Tutto questo è inaccettabile e si somma al resto delle sciagure avvenute in passato, come il distacco delle tegole della sommità della basilica di Santa Chiara. Questo è un centro Unesco e non può essere tenuto in queste condizioni. Noi chiediamo un piano serio di tutela e salvaguardia che sia concertato insieme alla soprintendenza, al comune ed alla municipalità. Una programmazione seria che rimetta in condizione questa piazza di tornare al suo antico splendore. Non possiamo attendere produzioni televisive o cinematografiche per sperare in interventi di pulizia e risistemazione che invece dovrebbero essere la normalità».

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