Napoli: una piazza per Nunzia e Barbara, vittime del “massacro di Ponticelli” nel 1983

Napoli: una piazza per Nunzia e Barbara, vittime del “massacro di Ponticelli” nel 1983
di Alessandro Bottone
Mercoledì 27 Luglio 2022, 19:33
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Una piazza per ricordare Nunzia Munizzi e Barbara Sellini, le due bambine ammazzate a Ponticelli, quartiere nella zona orientale di Napoli, nel luglio del 1983. A quasi quarant'anni dal tragico fatto la Municipalità di Napoli Est intende mantenere viva la memoria con l'intitolazione alle due giovanissime di uno spazio pubblico nel rione Incis, zona del quartiere in cui abitavano.

La proposta arriva, in particolare, dalla prima commissione della Municipalità 6 del Comune di Napoli (Barra, Ponticelli, San Giovanni a Teduccio) ed è stata approvata nel corso dell'odierna seduta di Consiglio municipale.

L'intenzione è dedicare a Nunzia e Barbara lo spazio pubblico incastrato tra via Walt Disney e via Louis Armstrong, ovvero tra le abitazioni e il plesso scolastico a due passi dalla stazione della Vesuviana Madonnelle.

La terribile vicenda che ha riguardato Nunzia Munizzi, 10 anni, e Barbara Sellini, 7 anni, è stata approfondita dalla giornalista Giuliana Covella nel libro “L'uomo nero ha gli occhi azzurri. La storia di Nunzia e Barbara”. Il ritrovamento dei cadaveri delle due bambine nell'alveo Pollena, avvenuto il 3 luglio 1983, apre una pagina terribile del quartiere popolare di Napoli Est e sconvolge l'Italia intera: tv e giornali nazionali approfondiscono quello che diventa il “massacro di Ponticelli”. Come raccontato nel testo dalla Covella, si scoprirà che le due amichette sono state violentate, pugnalate a morte e bruciate. Per quel fatto vengono condannati all'ergastolo tre ragazzi che si sono sempre dichiarati estranei alla vicenda e innocenti.

«L'approvazione dell'ordine del giorno nel Consiglio di oggi, dove abbiamo approvato la proposta di intitolazione della piazzetta tra via Louis Armstrong e via Walt Disney alle due bambine di 7 e 10 anni, Nunzia Munizzi e Barbara Sellini, barbaramente uccise tra il 2 e il 3 luglio del 1983, ha un significato importante per mantenere viva la memoria e il ricordo indelebile in vista del quarantennale della loro morte che cadrà l'anno prossimo», afferma Generoso Olivieri, consigliere della VI municipalità (gruppo Napoli Libera), il quale spiega che: «Il posto individuato è quello in cui le bambine hanno vissuto e giocato la loro breve vita prima di trovare la morte. È un posto che ci permette anche di non modificare in alcun modo i toponimi dei residenti».

Lo spazio pubblico nel rione Incis - che ospita una pista di pattinaggio, diverse aiuole e un parcheggio - è quotidianamente curato da un privato su richiesta di alcuni residenti che evidenziano la necessità di manutenzione per gli alberi, per le panchine e maggiore attenzione alla sicurezza della zona.

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