Napoli Porta Est, si allungano i tempi del piano: «Il progetto aspetta l'ok del Consiglio»

Napoli Porta Est, si allungano i tempi del piano: «Il progetto aspetta l'ok del Consiglio»
di Luigi Roano
Sabato 15 Ottobre 2022, 12:00
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Ci sarà ancora molto da lavorare in Commissione urbanistica - presidente Massimo Pepe - per capire che piega prenderà il progetto Porta est. Le due riunioni di riscaldamento a inizio mese hanno messo a fuoco solo problemi: c'è una robusta parte del Consiglio comunale che di aumentare gli indici di fabbricabilità per far realizzare il nuovo quartier generale della Regione nell'ex scalo merci delle Fs al Corso Lucci, non ne vuole sapere. La parte restante - tranne i deluchiani - ha qualcosa in più dei dubbi. Ma soprattutto l'intera Assemblea cittadina vuole vederci chiaro e poiché è sovrana sulla materia urbanistica la sensazione è che la partita sarà lunga. L'avvertimento uscito dalle prime due sedute della Commissione è lineare: «Quello che si fa a Napoli lo decide il Consiglio comunale e non altre Istituzioni». La sostanza è che le prossime due tappe in Commissione ci saranno solo il 3 e il 9 novembre. Il 3 all'ordine del giorno ci sarà proprio Porta Est, il 9 a tirare le somme sarà il sindaco Gaetano Manfredi che dovrà verificare se è stata trovata una sintesi e in quale direzione. Il tema è complesso e ancora più largo, perché al netto di Porta Est la vicesindaca e assessore all'Urbanistica Laura Lieto porterà in discussione la Variante orientale al Piano regolatore. Unico strumento in grado di dare un indirizzo a un'area al centro di tanti interessi e di investimenti anche di alto profilo già in essere e già programmati a iniziare da quelli pubblici, basta pensare al Polo Agritech nell'ex Manifattura tabacchi. Oppure alla destinazione d'uso del retro porto e ai tanti capannoni ex industriali in disarmo che popolano il sito. Una riflessione che inizierà in Commissione, ma poi ci sarà la prova dell'Aula. Andare cioè in Consiglio comunale dove si dovrà aprire la discussione pubblica sul futuro di tutta l'area orientale con dentro anche il Centro direzionale. Un fattore determinante nell'economia complessiva della Variante come ha sottolineato più volte tanto il sindaco quanto la sua vice Lieto. Se e quando si troverà la quadra politica e amministrativa su tutto, solo allora si arriverà in Conferenza dei servizi indetta dalla Regione. Il luogo dove se i vari tasselli si incastreranno si dovrà poi formulare l'accordo di programma quadro con tutte le parti in causa. 

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Come stanno le cose a oggi? Porta est è il progetto delle Ferrovie dello Stato, i suoli sono per il 90 per cento del colosso di Stato.

Il progetto ha due atout. Il primo, propriamente detto delle Fs, con il quale si metterebbe mano alla sistemazione di un'area che va dall'uscita della A3 fino a a Piazza Garibaldi. Prevede una bretella sotterranea che dall'uscita dell'autostrada finisce dentro la scalo ex merci Fs trasformato in terminal per i bus. Con una sopraelevazione che lo collegherebbe direttamente alla Stazione centrale. Poi la risistemazione del fascio di binari della Circumvesuviana di Porta Nolana, quello alle spalle dell'hotel Terminus e la nuova stazione della Circumvesuviana. Le aree delle Fs ammontano a 127mila metri quadri. Su questo progetto si innesta la Regione che vuole costruire la sua nuova casa. Le servono ben 60mila metri quadri. La metà dell'area. E questo ha bloccato le Fs che senza le aree che la Regione vuole per finanziare l'intero progetto, non riesce a far quadrare i suoi conti. La soluzione alternativa proposta è stat già bocciata dal sindaco e dalla Lieto, vale a dire aumentare gli indici di fabbricabilità. Di qui il pantano e lo stop.

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