Da Napoli la proposta al governo: usare auto Ncc e bus turistici per il trasporto pubblico

Da Napoli la proposta al governo: usare auto Ncc e bus turistici per il trasporto pubblico
di Antonio Folle
Martedì 26 Gennaio 2021, 15:33 - Ultimo agg. 22:38
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Questa mattina una folta delegazione composta da circa 100 persone tra rappresentanti e lavoratori del comparto noleggio auto e bus turistici si è riunita a piazza Plebiscito, sotto la sede della Prefettura, per protestare e chiedere al Governo maggiori attenzioni per un settore messo in ginocchio dallo stop pressochè totale al turismo causato dalla pandemia. Durante la manifestazione organizzata da Confesercenti e da Federnoleggio Napoli sono emersi i numeri impressionanti di una crisi che rischia, quando saranno sbloccati i licenziamenti e quando terminerà la cassa integrazione in deroga, di abbattersi come uno tsunami su Napoli e sulla Campania. In un anno, secondo la stima di Confesercenti, sono stati "bruciati" circa 550 milioni di euro. Una perdita economica insostenibile che sta mettendo a serio rischio la tenuta di mille aziende e che, a sua volta, rischia di provocare la perdita di oltre 8mila posti di lavoro. Una terribile minaccia per la tenuta sociale ed economica dell'intera regione. 

Una tragedia, quella legata allo stop del turismo, che non riguarda il solo settore degli Ncc e dei bus turistici.

A fare le spese della lunga pandemia e delle "disattenzioni" - denunciate con forza da Confesercenti e Federnoleggio - del Governo centrale è anche l'intero indotto. Un esercito di meccanici, elettrauti, carrozzieri e tapezzieri che, con la crisi che continua a mordere, si è trovata un "buco" da oltre 50 milioni di euro, con ulteriori perdite di posti di lavoro. 

«Sono oltre mille le aziende a rischio in Campania - ha denunciato Vincenzo Schiavo, presidente di Confesercenti Campania - e per oltre 8mila lavoratori c'è il rischio di perdere il lavoro. Alle pesanti perdite economiche causate dal brusco stop dei mezzi si devono aggiungere le perdite di valore del patrimonio di queste aziende, ulteriori 120 milioni di euro andati in fumo negli ultimi 12 mesi. E' una crisi insostenibile per le aziende che stanno chiedendo a gran voce al Governo di interessarsi della loro sorte e di non lasciare che questo intero settore, che comprende un enorme indotto, finisca definitivamente in ginocchio»

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La giornata dei noleggiatori e degli autisti dei bus turistici non è stata solo protesta ma anche, e forse soprattutto, una giornata di proposta. Con la riapertura delle scuole e con l'auspicabile aumento della domanda di trasporto pubblico i rappresentanti delle categorie legate al turismo hanno chiesto di poter affiancare le aziende di trasporto pubblico. Una proposta già in parte recepita - non senza polemiche da parte di alcuni sindacati di categoria - anche a Napoli, dove una azienda privata è subentrata parzialmente ad Anm nella gestione di alcune linee. Poco, però, per ristorare una categoria appesa ad un sottile filo di speranza. 

«Siamo sotto assedio da parte delle banche - denuncia Antonio Paone, presidente di Federnoleggio Napoli - con centinaia di aziende che rischiano di non avere più la forza per sostenersi. Senza aiuti concreti da parte del Governo siamo destinati a morire tutti. Ufficialmente le nostre attività non sono mai state chiuse, ma in sostanza siamo rimasti fermi perchè non abbiamo più una utenza, senza turisti, studenti e crociere. Dopo i proclami del Governo - l'affondo di Paone - abbiamo ricevuto un sussidio minimo e lontano dai reali bisogni della nostra categoria. Quello che chiediamo è un aiuto concreto e sostanzioso che ci possa consentire di superare questo momento di crisi e di ripartire al più presto». 

 

Al termine della manifestazione una delegazione è stata ricevuta in prefettura, dove ha esposto i suoi dubbi e le perplessità sui sostegni finora messi in campo per sostenere il comparto del trasporto turistico. In occasione dell'incontro con il vice-Prefetto Dario Annunziata i rappresentanti della categoria hanno ribadito di volersi mettere a disposizione per affiancare il trasporto pubblico locale, annunciando di avere a disposizione circa 4mila bus che potrebbero, se impiegati, trasportare mediamente - e rispettando tutte le normative anti-Covid - 100mila persone al giorno. Una fondamentale boccata d'ossigeno per un settore, quello del trasporto pubblico, che specie a Napoli ed in provincia annaspa da anni a causa dei continui tagli ai finanziamenti e delle pesanti crisi economiche che attanagliano Anm e Ctp

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