Napoli, proteste per il restauro della chiesa di Portosalvo: «Ma è pronta, abbiamo scelto il colore»

Napoli, proteste per il restauro della chiesa di Portosalvo: «Ma è pronta, abbiamo scelto il colore»
di Oscar De Simone
Mercoledì 17 Febbraio 2021, 17:23
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E' una storia sempre più complessa quella della chiesa di Santa Maria di Portosalvo che da ormai 12 anni, è soggetta ad un restauro che sembra essere senza fine. Un lavoro messo in atto da una società ferma ufficialmente dal 31 dicembre scorso per scadenza di contratto ed attualmente sottoposta a custodia giudiziaria, per sospette infiltrazioni camorristiche. Un'indagine, portata avanti dalla procura di Napoli, che ha certamente rallentato una serie di interventi, andati avanti sempre a rilento. Il monumento del 500 infatti, come si vede dai teli decadenti che in parte lo ricoprono, è ancora in rovina ed i materiali di scarto al suolo e nei cortili d'ingresso sono la testimonianza di un caos che stamattina hanno voluto denunciare i membri del “Comitato Porto Salvo” ed una delegazione della II Municipalità. 

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«Questa basilica è un bene prezioso per il territorio – affermano il presidente del parlamentino Francesco Chirico, il consigliere Pino De Stasio ed il presidente del comitato Antonio Pariante – e da troppi anni è inaccessibile.

Il cantiere è in evidente stato di abbandono e noi vogliamo chiarezza. Chiediamo che venga gettata luce su un restauro decennale che a quanto sembra non ha ancora portato a nulla di nuovo. Tutto l'edificio è avvolto dal degrado e non sappiamo quando sarà liberato da questa ingabbiatura oscena ed inguardabile». 

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Rimostranze che però vengono rispedite al mittente dal commmissario acivescovile dell'arciconfraternita di Santa Maria di Portosalvo, Padre Salvatore Fratellanza che parla di lavori praticamente conlcusi. «L'indagine di cui parlano i rappresentanti del comitato – afferma – non c'entra più nulla con l'avanzamento dei lavori. Ci sono stati controlli sulle fatturazioni anche da parte della Guardia di Finanza che – da quello che so – non ha riscontrato nessuna anomalia. Da tre anni a questa parte, da quando sono subentrato, ho cercato di fare il possibile per riaprire la chiesa ed i risultati sono arrivati. La parte interna è praticamente completa e siamo dovuti intervenire solo sul consolidamento di alcuni blocchi della facciata principale. Anche la vernice è stata scelta, in accordo con la soprintendenza, ed ora si attendono solo una quindicina di giorni di tempo favorevole per poterla stendere. Ci rendiamo conto dell'impazienza ma voglio rendere noto a tutti che non ci stiamo fermando, perchè sappiamo tutti dell'importanza di questo monumento per la gente del quartiere e della città».

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