Napoli, patto per il restauro delle statue nella Villa Comunale: «Pronti per far partire i lavori»

Napoli, patto per il restauro delle statue nella Villa Comunale: «Pronti per far partire i lavori»
Marco Perillodi Marco Perillo
Mercoledì 23 Febbraio 2022, 18:16 - Ultimo agg. 24 Febbraio, 16:46
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Da tempo in un vergognoso stato di abbandono, deturpate, rovinate dagli agenti atmosferici e dai vandali oppure - come nel caso di Giambattista Vico - oltraggiate da scritte di writers irrispettosi della Storia. Sono le statue della Villa Comunale di Napoli che oggi vedono uno spiraglio di luce. E' stata infatti finalmente siglata la convenzione col Comune per il restauro di questi preziosi monumenti di quella che fu inizialmente la Villa Reale dei re Borbone. Una svolta attesa da tanto, troppo tempo e che potrebbe essere il primo passo per la doverosa rinascita di un parco ridotto a giungla e a immondezzaio ormai da un decennio. L'ultimo episodio, l'increscioso incendio delle palme centenarie di qualche mese fa. 

«Abbiamo dovuto attendere un po’ ma finalmente questo progetto vedrà la luce. Ne siamo fieri, pronti a fare un ottimo lavoro per la città che, con ogni probabilità, partirà ad aprile» è entusiasta il commento di Francesco Marrone, socio di Gsn e vicepresidente Anip-Confindustria, riguardo la firma del contratto, avvenuta nella mattinata del 23 febbraio, per il recupero delle opere neoclassiche antistanti la Villa di Napoli.

 

Il progetto è stato affidato dal Comune di Napoli all’associazione Macs, che si occupa di promozione, arte, cultura e sport, che se ne occuperà utilizzando i fondi raccolti tramite l’Art Bonus.

«Lavoriamo con Macs da tempo ed io sono nel direttivo.

Questo programma di restauro ci sta molto a cuore perché contribuirà alla riqualificazione della Villa, nella speranza che recuperi appieno il suo antico splendore. È il primo passo di un impegno importante, che il Comune dedicherà al verde urbano. Anche da qui parte il rilancio di Napoli, dalla valorizzazione e la salvaguardia delle sue bellezze».

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