Napoli, il restyling della galleria Quattro giornate nel mirino della Procura

Napoli, il restyling della galleria Quattro giornate nel mirino della Procura
di Leandro Del Gaudio
Lunedì 19 Luglio 2021, 23:30 - Ultimo agg. 20 Luglio, 19:11
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Vogliono capire cosa è accaduto in questi anni, a proposito di lavori, appalti, improvvise chiusure, nulla osta alla riapertura, certificati di messa in sicurezza. Una delega ampia, quella firmata dalla Procura di Napoli, a proposito della galleria quattro giornate di Napoli - il tunnel che collega la periferia occidentale con il centro cittadino -, anche di recente interessato da non poche criticità. Dieci giorni fa l’ultimo stop alla circolazione, con una chiusura parziale - un paio di ore al massimo - per verificare le condizioni di agibilità della struttura. Una chiusura improvvisa che - neanche a dirlo - ha mandato in tilt un pezzo di città, paralizzando il traffico dall’altra parte di Napoli.

Già, l’altra parte, espressione che ormai si usa per prendere le distanze rispetto a quanto da quasi un anno si consuma nei pressi della Galleria Vittoria. Sequestrata dallo scorso ottobre, la porta cittadina da sud est resta inesorabilmente chiusa, mentre sono tantissimi gli automobilisti che, di fronte alla prospettiva di rimanere imbottigliati nel traffico di via Santa Lucia e di via Chiatamone, provano a usare un altro varco di collegamento tra centro e periferia.

Piazza Sannazaro o Mergellina, poi il tunnel per Fuorigrotta, che - a giudicare dalle segnalazioni e dalle richieste di aiuto - sta cominciando ad essere una via di fuga sempre più precaria. 

Qual è il punto? Pesanti forme di infiltrazione di acqua. Un po’ quello che si è registrato nella Galleria della Vittoria, anche qui alle Quattro giornate, ci troviamo alle prese con rischi di crollo, smottamenti, segnali di precarietà, frane. Episodi che hanno spinto in più occasioni il Comune di Napoli a realizzare interventi spot per recuperare l’agibilità della Galleria. Ed è su queste iniziative che la Procura di Napoli ha deciso di fare chiarezza. Pochi giorni fa, sono stati gli inquirenti a bussare alle porte degli uffici tecnici del comune di Napoli, con una delega ampia, nel tentativo di verificare in cosa consistono le criticità della “quattro giornate”, ma anche nel tentativo di stabilire cosa è stato fatto fino a questo momento, a proposito di manutenzione. Inchiesta condotta dal pm Stella Castaldo, magistrato in forza al pool coordinato dal procuratore aggiunto Simona Di Monte, si lavora a ritroso.

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Atti amministrativi legati alla chiusura, progetti, appalti, attestati di messa in sicurezza, certificati rilasciati da Palazzo San Giacomo. Un’attività di indagine che nasce anche da una serie di esposti (spediti anche al Mattino), a proposito della pericolosità del tunnel, ma anche della provvisorietà dei lavori fino a questo momento cantierati. Interessati dalla delega di indagine, i funzionari di Palazzo San Giacomo hanno mostrato massima disponibilità nei confronti delle richieste investigative, disponendo carteggi e atti amministrativi fino a questo momento messi in campo. Una inchiesta che fa il paio con l’altra vicenda investigativa che riguarda - come i lettori del Mattino sanno bene - il tunnel della Vittoria. 

Chiusa dallo scorso ottobre, anche la Galleria Vittoria è stata interessata tra il 2018 e il 2019 da lavori di ristrutturazione parziali, interventi estemporanei che hanno consentito di mantenere in vita una circolazione più o meno adeguata alle esigenze del traffico cittadino. Poi, a ottobre del 2020, lo stop definitivo con lo scenario amministrativo e giudiziario che abbiamo sotto gli occhi da mesi. Eppure, pochi mesi prima dello stallo totale c’erano state delle riaperture, che avevano consentito di immaginare il superamento definitivo delle criticità. Anche in quel caso, ci furono lavori a trattativa di urgenza, attestati di messa in sicurezza e strette di mano tra funzionari pubblici, capicantiere e ditte di appaltatori. Una pia illusione, alla luce di quanto si è verificato alla fine del 2020 e di quanto tuttora si consuma sotto i nostri occhi. Quanto basta a spingere la Procura di Napoli ad aprire un fascicolo ad hoc, con una indagine sul fronte occidentale: chiusure e interventi tampone nella galleria Quattro giornate, su cui ora gli inquirenti provano a fare chiarezza. 

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