Napoli è pronta al recupero di un altro bene dismesso: si tratta della cappella Pappacoda, uno dei rari esempi di tardo gotico napoletano, un vero e proprio gioiello nel cuore del centro storico patrimonio dell'Unesco, inaccessibile a tutti da oltre dieci anni e che riaprirà domani (ore 18,30) alla presenza del sindaco Manfredi e dell'artista Sal Da Vinci che dirigerà il concerto Gospel di Natale. I lavori sono iniziati la scorsa estate con la pitturazione dei cancelli, il rifacimento degli esterni e la messa in sicurezza: quando le opere di restauro saranno ultimate, la cappella verrà destinata ad iniziative culturali, musicali e sociali, con lo scopo finale di includere i più giovani, in particolare gli scugnizzi della città, in progetti meritevoli e quindi di sottrarli alla strada.
L'iniziativa è frutto di un'intesa tra il parroco don Salvatore Giuliano della basilica di San Giovanni Maggiore e una rete di associazioni, capeggiate da Aidacon, che hanno finanziato la riapertura e il restauro: Fitel Campania, Round Table, Punto e a Capo, Opportunity, Volt e Storie di Napoli. «Per il ventennale di Aidacon ha precisato il suo presidente Carlo Claps - abbiamo deciso di restituire un gioiello speciale alla nostra città. Abbiamo chiamato a raccolta amici, sostenitori e testimonial e grazie a loro abbiamo finanziato un sogno».
Davide D'Errico, fondatore di Opportunity onlus, fa un passo indietro: «La prima volta che siamo entrati in cappella, c'erano polvere e immondizia: dopo mesi di lavori, centinaia di volontari e una grande rete di associazioni, siamo pronti per restituirla alla bellezza che le appartiene».
Anche semplici cittadini hanno contribuito ai restauri, tra questi c'è Danilo Zanghi, residente della zona: «Per realizzare questo sogno siamo partiti con una grande campagna di raccolta fondi, che non interromperemo: la riapertura è solo l'inizio, occorrono altro tempo e risorse per il completo restauro.