Napoli, la biblioteca comunale di Ponticelli riapre fino a sera

Napoli, la biblioteca comunale di Ponticelli riapre fino a sera
di Alessandro Bottone
Lunedì 26 Aprile 2021, 13:04 - Ultimo agg. 13:29
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Riapre al pubblico la biblioteca comunale Grazia Deledda di Ponticelli, quartiere nella zona orientale di Napoli. Dopo la petizione lanciata dai volontari delle tre realtà associative protagoniste del progetto «SocializziAmo in Biblioteca», il Comune di Napoli e la VI municipalità hanno deciso di “restituire” ai cittadini l'unico spazio pubblico della cultura nel quartiere di Napoli Est.

Gli studenti, e non solo, potranno accedere alla biblioteca di vico Santillo dalle ore 9 alle 21 dal lunedì al venerdì e dalle 9 alle 14 del sabato. Dunque, con un orario prolungato rispetto a quello garantito dai dipendenti comunali. Per permettere il distanziamento e il rispetto delle altre misure anti-covid è consentito l’ingresso di venti persone. Dunque, è necessaria la prenotazione attraverso il sito web del progetto realizzato con il contributo del Ministero per i beni e le attività culturali e che vede capofila il Comune di Napoli. 

L'estensione dell'orario di apertura del bene comunale è tra le attività curate dall’associazione TerradiConfine, una delle tre realtà associative coinvolte nel progetto. «L'abbiamo aspettata per tanti, troppi, mesi in un periodo in cui noi giovani non avevamo spazi sicuri in cui poter studiare.

Questa riapertura rappresenta un punto fermo da cui iniziare a costruire luoghi di aggregazione sociale per tutti i ragazzi del nostro territorio» spiega Adriana Romano che evidenzia: «É bello pensare che anche un quartiere come Ponticelli possa essere fruitore di belle notizie, che possa dare ai giovani un luogo in cui poter socializzare ed insieme sognare un posto migliore». «Ci auguriamo - insiste l'operatrice di TerradiConfine - che la biblioteca possa così essere vissuta sempre di più dai ragazzi, ma non solo. Stiamo facendo di tutto affinché diventi presto anche luogo di ritrovo per i più piccoli, che insieme e divertendosi, possano iniziare a conoscere questo bellissimo spazio di Ponticelli». 

In queste settimane si lavora anche su libri e testi della biblioteca. «Con la riapertura acceleriamo il processo di rigenerazione della biblioteca. Basti pensare al lavoro di catalogazione o l’arredo partecipato. Poi c’è il discorso della socialità, perché non dimentichiamo che la mission del progetto “Socializziamo in Biblioteca” è far rivivere quel luogo in maniera più ampia e strutturale» spiega Roberto Malfatti della cooperativa sociale Sepofà. «In queste settimane abbiamo spinto fortemente per l’apertura di questo spazio e siamo felici che le nostre richieste siano state accettate. Non perché ci sia un progetto da portare avanti ma per il semplice fatto che bisogna ridare questo spazio ai legittimi proprietari: i suoi fruitori».

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Ottenuta la riapertura del bene ora si pensa a migliorare i servizi. «Aprire le biblioteche in sicurezza era il minimo: non si può reagire alla pandemia solo fuggendo dalle responsabilità. Questa volta la politica locale - Comune e Municipalità - ha reagito rispetto all'azione di cittadini e associazioni» afferma Pietro Sabatino dell'associazione Noi@Europe, che aggiunge: «Ora c'è da riportare il prima possibile le nostre biblioteche a livelli europei: sui tempi di apertura, internet, catalogazione, servizi per bambini e giovani. Questo è solo l'inizio di un percorso, che speriamo porti lontano».

«Come capita spesso esultiamo per il ripristino di servizi essenziali. Oggi è uno di quei giorni, l'insistenza della nostra rete ha dato buoni frutti, grazie anche a scelte politiche chiare del presidente Boggia e dell'assessore municipale Sannino. Ma noi non ci accontentiamo, la Deledda presto arriverà ai livelli delle biblioteche delle grandi città europee» evidenzia Pasquale Leone, presidente dell'associazione TerradiConfine. 

Proseguono le iniziative promosse nell’ambito del progetto: si avvia l’installazione dell’arredo partecipato nel cortile della biblioteca mentre, a distanza, si partecipa al corso di scrittura creativa. Intanto è arrivata una raccolta di libri donata da una associazione del quartiere. «Avranno una seconda vita questi libri, dal corso Vittorio Emanuele a Ponticelli, continueranno a raccontare di tecnologia ed ingegneria agli studenti universitari della zona Est di Napoli che frequentano la biblioteca» spiega Antonio Martinelli dell'associazione culturale “Renato Caccioppoli” di Ponticelli. Rivive, grazie ai giovani, la biblioteca pubblica del quartiere.

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