Napoli, fa discutere la pubblicità a luci rosse: i manifesti rimossi nell'area flegrea

Napoli - Addetti all'affissione rimuovono manifesta sessista
Napoli - Addetti all'affissione rimuovono manifesta sessista
di Eduardo Improta
Mercoledì 21 Febbraio 2018, 15:14
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A mandare su tutte le furie Annalisa Mantellini, delegata alle Pari Opportunità della X Municipalità di Napoli, è stata una pubblicità di un brand di abbigliamento da uomo e da donna, apparsi su giganteschi cartelloni anche nei quartieri flegrei di Fuorigrotta e Bagnoli, dopo che nei giorni scorsi, dopo la protesta delle mamme dei bambini ricoverati nell’ospedale pediatrico Santobono, furono rimossi. Dunque la pubblicità è stata rimossa nel quartiere Vomero ma è spuntata nei quartieri flegrei. E non si tratta certo del primo caso di pubblicità definite "sessiste" apparse in città. «È una pubblicità orribile - dice Annalisa Mantellini - lesiva della dignità della donna». La pubblicità in bianco e nero, quasi da scena di un film a luci rosse, rappresenta un ragazzo nudo che prende da dietro una ragazza, anch’essa priva di vestiti.

«È una trovata pubblicitaria davvero contro ogni logica – afferma la Mantellini -  dovrebbe pubblicizzare un marchio di abbigliamento, ma non vediamo neanche l’ombra di un indumento. L’immagine della donna sottomessa è esattamente tutto il contrario che l’autodeterminazione delle donne chiede e pretende, come di diritto. La violenza sulle donne si perpetra anche attraverso queste “trovate” senza comprendere che è dannoso». La consigliere della X Municipalità nei giorni scorsi ha richiesto, ottenendo ad horas, tramite l'intervento della polizia amministrativa e dell’ufficio affissione del Comune di Napoli, la rimozione dei manifesti ritenuti sessisti affissi nei quartieri della municipalità.

Subito dopo le prime proteste che correvano sul web, il noto brand di abbigliamento scriveva sulla sua pagina official sul social facebook: «Dopo le vicende e i giudizi che ci hanno coinvolti per la nostra campagna pubblicitaria abbiamo provveduto in maniera tempestiva a rimuovere tutti i cartelloni. Siamo mortificati per l’accaduto e chiediamo scusa per l’affissione nei pressi dell’ospedale pediatrico, purtroppo per una questione di tempistiche burocratiche non abbiamo avuto il tempo di controllare ogni posizione specifica dei 200 cartelloni pubblicitari affissi. Ci teniamo però a precisare che in nessun modo la nostra campagna è volta ad offendere minimamente la figura femminile ne tanto meno a sminuirla. Il concept del nostro brand è incentrato quasi interamente sulla figura della donna forte ed indipendente e che non ha paura di ostentare la sua femminilità. In un mondo in cui ogni giorno ci svegliamo ed apprendiamo purtroppo notizie di femminicidio ed eventi similari la nostra voleva essere una rivolta con l’intento di elogiare la parità dei sessi in modo un po’ estremo forse certo ma pur sempre lecito»
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