Napoli: più fondi per San Gennaro, via le cianfrusaglie da San Gregorio Armeno

Napoli: più fondi per San Gennaro, via le cianfrusaglie da San Gregorio Armeno
di Luigi Roano
Martedì 21 Giugno 2022, 00:00 - Ultimo agg. 07:21
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Essendo anche assessore alla Cultura, il sindaco Gaetano Manfredi sceglie la Commissione cultura presieduta da Luigi Carbone per marcare il primo effettivo cambio di passo rispetto al passato. La dotazione dei fondi per il suo settore sale vertiginosamente da 800mila euro degli anni scorsi a 1,6 milioni per le manutenzioni straordinarie dei siti e ben 4,4 per gli eventi, in totale fanno 6 milioni. Effetto del primo bilancio targato Manfredi carico dei soldi del “Patto per Napoli” e non solo, al netto del debito da 5 miliardi. Per quello solo San Gennaro - è il caso di dire - potrebbe fare il miracolo di azzerarlo. «Ripristiniamo - dice soddisfatto Manfredi al riguardo - anche il contributo alla “Deputazione di San Gennaro”» di cui in quanto sindaco è presidente. Il debito con la Deputazione è vicino al milione e con il ripristino del contributo man mano è destinato a essere saldato. Non l’unica vertenza presa di petto, ma procediamo con ordine. 

Prima ancora di approfondire la vicenda delle manutenzioni di alcuni siti, quali il “Cimitero delle Fontanelle”, «serve - racconta il sindaco - un intervento significativo», nella sostanza si deve mettere mano alle infiltrazioni e la spesa è intorno ai 700mila euro. Manfredi detta le linee programmatiche che riguardano il centro storico. «Bisogna aggiornare il Piano di gestione - racconta il sindaco - del centro storico Unesco ci sta lavorando la Commissione presieduta da Gennaro Rispoli con l’aiuto dell’amministrazione. L’idea è quella dei “vincoli commerciali”, lo studio lo sta facendo l’assessora Teresa Armato. Ci sono delle normative del Mibac in base alle quali in determinate strade per salvaguardarne l’identità dalla turistificazione si possono apporre dei vincoli». Il sindaco va sul concreto: «Per esempio pensiamo a San Gregorio Armeno, o a Port’Alba oppure a via san Sebastiano dove secondo noi si dovrebbero vendere solo i pastori, i libri e gli strumenti musicali. Chi vuole vendere altro pagherà un fitto più alto». L’allusione è al Cosap o a chi eventualmente sta in dei locali del Comune. Quindi il tema della redditività dei siti culturali: «Io sono perché si paghi il biglietto salvaguardando alcune fasce come quelle dei giovani. I servizi costano e non vedo perché i turisti che arrivano qui non debbano pagarlo. L’ingresso gratis alla fine tende a deprezzare i nostri monumenti». E per siti si intendono i Castelli dove ci sono una ventina di milioni che «entro fine anno andranno cantierizzati». Sulla prospettiva Manfredi punta alla valorizzazione dell’ex mercato Ittico. «Il progetto lo abbiamo affidato al Teatro Stabile di Napoli, il Mercadante, l’idea è quella di farne un luogo dove esporre, fare installazioni.

In collegamento con il Parco della Marinella». 

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Detto del Cimitero delle Fontanelle nell’ambito della manutenzione straordinaria ci rientra la manutenzione delle biblioteche, l’Annunziata e l’auditorium di Scampia e complessivamente assorbiranno per intero 1,6 milioni. «Altri due importanti interventi di ristrutturazione - ribadisce Manfredi - partiranno entro la fine dell’anno, per Castel dell’Ovo e per il Maschio Angioino, per i quali si sta ragionando per definire anche le condizioni di gestione insieme al ministero della Cultura». La spesa più cospicua, che supera i quattro milioni, sarà invece divisa tra i contributi alle più importanti istituzioni culturali della città, a partire dal Teatro San Carlo, che riceverà un milione, ancora risorse per il Teatro Stabile Mercadante, il Museo Filangieri e l’Istituto di Storia Patria, insieme ai contributi che finanzieranno eventi culturali diversi. «Per tutti gli altri eventi, che entreranno in calendario su proposte di associazioni in risposta ad avvisi pubblici, saranno messi a disposizione servizi, come la logistica e la promozione. La cultura guarderà a tutta la città, in una visione multicentrica che abbraccerà tutte le Municipalità, destinatarie di un milione e 920mila euro di risorse del bando del ministero della Cultura». Novità anche sul fronte del personale: 21 istruttori direttivi entreranno in servizio subito dopo l’approvazione del bilancio di previsione previsto per la settimana prossima. Si tratta dei soggetti che hanno superato le selezioni del concorso Ripam. Tocca a Manfredi concludere sulle paventate privatizzazioni della cultura: «La gestione sarà sempre saldamente nelle mani del Comune anche per quello che riguarda i siti che daremo a Invimit, il fondo è per il 70% di proprietà del Comune». 

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