Santa Lucia, spunta un locale coreano al posto di Ettore ma è solo un reality

Santa Lucia, spunta un locale coreano al posto di Ettore
Santa Lucia, spunta un locale coreano al posto di Ettore
di Gennaro Di Biase
Giovedì 9 Febbraio 2023, 11:00
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Quando uno dei locali storici di Napoli si trasforma in un ristorante di cucina asiatica per un reality food coreano. È esattamente quello che è successo da circa quindici giorni a questa parte in via Santa Lucia. La trattoria da Ettore è diventata il set per un esperimento di marketing culinario destinato alla tv. Nelle ultime ore, visto il cambio di insegna notato da passanti e curiosi, si erano diffuse voci su una possibile chiusura dello storico ristorante che sorge a pochi passi da Palazzo Santa Lucia. Ma le cose, per fortuna, non stanno affatto così. Anzi: «Siamo stati molto lieti di aver ospitato le troupe e la cucina coerana - spiega Edoardo Canale, titolare del ristorante aperto dal 1938 - Entro il weekend torneremo alla nostra cucina tradizionale, e il locale sarà abbellito dopo gli interventi di design di ultima generazione».

Napoli e Seul sono più vicine che mai, in questo periodo. Non solo nel segno di Kim, baluardo incontrastato della difesa del Napoli capolista, ma anche nel nome del cibo. Nelle ultime settimane, all'esterno di Ettore si è creata in molti casi anche una coda di persone in attesa dei piatti coreani. Come il ramen o il gug-su (pasta d'uovo con aglio, carne di manzo o di maiale, paprika, verdure). Il tutto, cene comprese, rigorosamente ripreso dalle telecamere (all'ingresso, naturalmente, veniva richiesto ai clienti il consenso per il girato). «Questo esperimento non è stato affatto spiacevole - commenta Luigi Marino, del ristorante-pizzeria Marino in via Santa Lucia - Un mese e mezzo fa visitarono anche il nostro locale.

La produzione intendeva girare la serie tv in un ristorante caratteristico della zona. Avremmo dovuto chiudere per circa due settimane, poi è stato organizzato tutto da Edoardo, con cui siamo in ottimi rapporti di vicinato da molti anni». 

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I dettagli della serie tv sono per ora top secret, ma parte dell'esperimento ci viene chiarita dallo stesso titolare di Ettore, alla terza generazione della famiglia che fondò il ristorante ottantacinque anni fa: «Siamo stati molto lieti di aver ospitato questo reality coreano - prosegue Canale - Abbiamo fornito una proposta di menù asiatico all'interno di un ristorante napoletano. Ci sono state anche discrete file, in diverse serate. Di mattina veniva pubblicizzato su una lavagna il menù del giorno. All'interno della sala c'erano monitor con un'attrice che descriveva i piatti serviti. Si è trattato di un'opportunità interessante anche a livello di design. La troupe cinematografica che ha lavorato nel nostro ristorante era di massimo livello. Grazie all'aiuto di ditte napoletane, la produzione ha anche modificato i tavoli, per adattarli ai vassoi su cui servire le pietanze. Sono poi state montate alcune cabine all'interno della sala in cui riprendere i clienti e quello che mangiavano. Ora stiamo ripristinando tutto, ma ci resteranno vari abbellimenti, con un design 4d che ha rivitalizzato per alcuni aspetti il nostro locale storico, che apparirà riacceso e dotato di un'illuminazione particolare. Sono state ritoccate anche le volte, con dei set su misura. Il ramen, posso assicurarle, è veramente squisito». Si tratta di un metodo replicabile, in teoria, anche sulla tratta Napoli-Seul: un ristorante partenopeo, volendo, «potrebbe fare lo stesso e occupare un locale storico in Corea - prosegue Canale - ma alle spalle servirebbe una produzione importante, come quella che abbiamo ospitato a Santa Lucia». 

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