Napoli, scandalo libri: 25mila famiglie
attendono ancora l’aiuto

Napoli, scandalo libri: 25mila famiglie attendono ancora l’aiuto
di Mariagiovanna Capone
Mercoledì 8 Febbraio 2017, 08:45
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L’anno scorso il Comune di Napoli non è riuscito a erogare i buoni libro. Il precedente anno scolastico ha coinvolto una platea di circa 5 mila studenti delle scuole secondarie, su una platea potenziale di 20-25 mila aventi diritto, calcolati in base ai modelli Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) consegnati per altri fini tipo la refezione scolastica. Quest’anno, nonostante gli sforzi di Regione e Comune per accelerare i numerosi passaggi burocratici, ancora non si vede la luce in fondo al tunnel. Così in tutte le classi secondarie di primo grado e nelle classi del primo anno delle superiori (e in piccola parte alle restanti classi delle superiori) di Fuorigrotta, Bagnoli, Secondigliano, Soccavo, Ponticelli e di tutte le Municipalità del Comune di Napoli stanno soffrendo della mancanza dei buoni libro. I ragazzi aventi diritto, cioè che hanno una famiglia a reddito basso al di sotto dei 10.633 euro annui, vivono già uno stato di indigenza o sono sulla soglia di povertà, e se non fosse per la buona volontà dei dirigenti scolastici, sarebbero a tutti gli effetti impediti nel seguire le lezioni e portare a termine i compiti a casa. Studenti di serie B che la burocrazia farraginosa sta rallentando nel loro progresso di crescita e sviluppo intellettivo, e che potrebbe rendere terreno fertile per la dispersione scolastica, allontanandoli definitivamente dalle aule. Vivere in uno stato economico familiare difficile, per gli adolescenti è già di per sé un problema non da poco in una società sempre più spesso basata sull’apparenza. Ma non possedere un maglione griffato o il cellulare all’ultimo grido è ben differente da non avere nemmeno i libri su cui studiare. 

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