Napoli, scooter rubati e tossicodipendenti a due passi dalla scuola: «Servono più forze dell'ordine»

Napoli, scooter rubati e tossicodipendenti a due passi dalla scuola: «Servono più forze dell'ordine»
di Antonio Folle
Mercoledì 21 Settembre 2022, 13:19
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Vico Lungo Sant'Antonio Abate è uno dei tanti vicoli e vicoletti che collegano l'area dell'antico borgo Sant'Antonio Abate con le più moderne e centrali via Foria e corso Garibaldi. Un dedalo di viuzze lunghe e strette che caratterizzano gran parte del centro storico partenopeo e che, proprio per la loro unicità, da sempre ispirano poesie e canzoni, oltre a far spesso da "sfondo" per film e fiction. Nel caso del vico Lungo Sant'Antonio Abate, però, la poesia del centro storico di Napoli svanisce di fronte al triste spettacolo del vero e proprio cimitero di scooter rubati che da diverse settimane danno orribile mostra di se. I motoveicoli semi-smembrati sono stati abbandonati nottetempo ed è molto probabile - i controlli del caso non sono stati ancora effettuati - che si tratti di mezzi rubati. 

La problematica del "cimitero dei motorini rubati" non sarebbe nemmeno una novità.

Basti pensare alle decine di casi simili segnalati anche in altre zone della città. La particolarità del caso, però, è che a pochi passi dal luogo utilizzato come discarica di mezzi rubati è presente una scuola dell'infanzia gestita dalle suore e frequentata da decine di bambini. Quegli stessi bambini che rischiano ogni giorno di ferirsi a contatto con le lamiere divelte degli scooter semi distrutti. 

«A causa degli scooter abbandonati - denunciano Enrico Cella e Ciro Galiero, rispettivamente consigliere della IV Municipalità e presidente dell'associazione Arenaccia - dei materiali di risulta che giacciono in strada da settimane e di una folta colonia di topi, vico Lungo Sant'Antonio Abate è praticamente intransitabile. La cosa indecente è che a poche decine di metri di distanza si trova una scuola gestita da suore e frequentatissima dai bambini del quartiere. I controlli sono quasi completamente assenti sul territorio e, quel che è peggio, la gente ormai non si ribella più perchè è sempre più stanca e sfiduciata nei confronti di uno stato di cose indegno di una città civile. A cosa serve denunciare - continuano Cella e Galiero - se poi i controlli non vengono effettuati? Bisognerebbe rilanciare il tema della sicurezza del territorio nelle sedi opportune e dare un forte segnale ai cittadini che stanno perdendo fiducia nelle istituzioni. A cominciare proprio dalle strade e dai vicoli che circondano le nostre scuole e che necessiterebbero di essere maggiormente presidiate a qualsiasi ora del giorno e della notte».

L'abbandono degli scooter rubati e delle famigerate "montagne" di materiali di risulta edili non è il solo problema che attanaglia questa bella e sfortunata zona del centro storico napoletano. A tenere banco, infatti, è anche la presenza notturna - segnalata già più volte dai cittadini - di una "comunità" di tossicodipendenti che sempre più spesso cercano intimità nei vicoletti del centro storico per le loro attività. Un ennesimo problema da gestire in un territorio ricco di storia e di cultura, ma anche di degrado umano, ambientale e sociale. 

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