Napoli, rivive la scuola di Ponticelli in disuso: spazi per co-working e formazione

Napoli, rivive la scuola di Ponticelli in disuso: spazi per co-working e formazione
di Alessandro Bottone
Giovedì 6 Maggio 2021, 17:15
4 Minuti di Lettura

Le aule “svuotate” dal calo delle iscrizioni diventano spazi per il co-working, la formazione continua e l'autoimprenditorialità. Si costruisce un futuro diverso per il plesso di via Argine 917B, uno dei tre dell'istituto comprensivo 83° 'Porchiano Bordiga' di Ponticelli, quartiere nella zona orientale di Napoli. Si pensa a luogo che possa accogliere le energie e le esperienze di giovani e famiglie così da favorire la crescita della comunità locale.

Oltre 6mila metri quadrati tutti da ripensare. Le aule, l'agorà, gli spazi all'aperto hanno iniziato a rivivere grazie alle attività del progetto 'Metamorfosi' il cui obiettivo è proprio quello di costruire un legame tra il territorio e la scuola così da valorizzare quest'ultima quale presidio sociale e culturale nelle periferie delle grandi città.

Così sono nate le “aule didattiche decentrate” messe a disposizione degli studenti delle scuole e delle realtà associative di Napoli Est. Dalla collaborazione e sinergia tra istituzioni, realtà del terzo settore sociale, cittadini e altri soggetti - ovvero i protagonisti dei “patti di comunità” - sono nati i diversi laboratori con i quali si valorizzano passioni e competenze per lottare la povertà educativa e per creare valide opportunità di crescita.

Le iniziative messe in campo finora sono state rivolte, in particolar modo, agli studenti dell'istituto comprensivo, alle loro famiglie e a ragazzi a rischio dispersione scolastica. Sono state esplorate la storia e l'arte con le tecnologie digitali e sono stati costruiti artefatti in 3D. Nel cortile del plesso sono state prodotte le essenze grazie al laboratorio 'Orto dei profumi'. É stato creato uno spazio per narrare la propria identità attraverso i miti della letteratura classica nel laboratorio teatrale. Ci si è avvicinati al mondo cinematografico sia come professione sia come linguaggio espressivo. Altresì, i partecipanti sono stati coinvolti nei percorsi di divulgazione scientifica e nella conoscenza del territorio con il laboratorio del murales della villa romana di Napoli Est. Inoltre, grazie al laboratorio di allestimento, si è lavorato alla trasformazione di alcuni spazi del plesso scolastico così da realizzare sale espositive e museali, ambienti di co-working e aule scientifiche.

Il progetto 'Metamorfosi' - finanziato dal piano “Cultura Futuro Urbano” del MiBAC - ha coinvolto numerose realtà quali: Arci Movie Napoli, SVT, Atelier Re Mida Napoli, Terra di Confine, Trerrote, Matematici per la città, Fab Lab Napoli, il Dipartimento di Fisica dell’Università di Napoli Federico II. Ha ottenuto il patrocinio dell’Assessorato all'educazione del Comune di Napoli, dell'Assessorato all’istruzione della Regione Campania, della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Napoli.

«Siamo convinti che la scuola non debba rimanere chiusa dentro le aule scolastiche» evidenzia la professoressa Colomba Punzo, dirigente scolastico dell'istituto comprensivo 83° 'Porchiano Bordiga', che spiega: «Ci piace immaginare una scuola diffusa che attraversa il territorio ed abita parchi, giardini, chiese e piazze ed insieme una scuola che accoglie, che apre i cancelli, le aule, i laboratori e le palestre per dialogare con la comunità e moltiplicare le risorse. Per questo abbiamo voluto che quel plesso quasi vuoto e un poco malandato della nostra scuola dovesse continuare a vivere».

Locali ampi, spazi all'aperto, possibilità di rispettare distanze e altri misure di sicurezza. Il plesso “rivitalizzato” si presta bene alle nuove modalità di "fare scuola" del periodo d'emergenza sanitaria per il coronavirus. Ora si cercano nuove risorse e nuove energie per curare e mantenere gli spazi riqualificati così da rendere il plesso di via Argine «una scuola che non chiude ma si trasforma», come sintetizzato nel nome del progetto che si conclude proprio in questi giorni. Non una fine ma l'inizio di un nuovo percorso.

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