Scuole chiuse a Napoli: i genitori no-Dad scrivono a Draghi

Scuole chiuse a Napoli: i genitori no-Dad scrivono a Draghi
Lunedì 1 Marzo 2021, 11:43 - Ultimo agg. 19:43
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Scuole chiuse, aule deserte. Da oggi in Campania tutti gli studenti di qualsiasi ordine e grado sono nuovamente in didattica a distanza. Lo ha deciso la Regione Campania con un'ordinanza emessa nella giornata di sabato. Lo stop alle lezioni in presenza è previsto fino al 14 marzo. Un rinnovato stop che ha spinto i genitori No Dad campani a scrivere al governo perché - si legge nella lettera indirizzata al presidente del Consiglio Draghi e a numerosi ministri, in primis al ministro dell'Istruzione, Bianchi, - «vogliamo che arrivi al governo il grido di dolore dei bambini e dei ragazzi della Campania che ormai da un anno non vanno più a scuola».

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Nella lettera i genitori e i docenti afferenti al Coordinamento Scuole Aperte Campania scrivono: «Una delle regioni più popolose d'Italia, con i più alti tassi di abbandono scolastico e con irrisolte problematiche di carattere sociale ed economico, si è presa il lusso di considerare la scuola come un servizio aggiuntivo e superfluo, meno importante anche di una ludoteca. Ci siamo rivolti alle autorità giudiziarie e siamo anche riusciti a riportare in classe i nostri ragazzi, tuttavia, in Campania le sentenze sono carta straccia». Diversi in questi mesi, i ricorsi contro le ordinanze regionali e di alcuni Comuni presentati dal Coordinamento per ottenere la riapertura delle scuole. Ricorsi vinti e a seguito dei quali ad esempio lo scorso 1 febbraio si era avuto il ritorno in classe degli studenti delle superiori, in Dad in Campania dal 16 ottobre 2020. «Far valere i propri diritti è considerato - prosegue la lettera - solo un fastidio ad opera di una classe di genitori buontemponi ed irresponsabili»

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 Il Coordinamento ricorda che «il presidente De Luca, chiude tutte le scuole di ogni ordine e grado in virtù di un trend nazionale e per la possibilità per il personale scolastico di fare i vaccini. Le diciamo soltanto che nella stessa ordinanza dichiara che nella fascia 0-2 anni non ci sono casi in aumento ma le scuole dell'infanzia sono ugualmente state chiuse. De Luca ritiene evidentemente che i genitori campani non lavorino o siano nella possibilità di lasciare il proprio impiego - aggiungono - per assecondare le scelte settimanali della Regione se non dei singoli Comuni che ormai chiudono le scuole in via preventiva, per paura, anche con zero o 1 contagio, violando qualsiasi ragionevolezza e legge nazionale».

Nel concludere la lettera, il Coordinamento invoca «i poteri sostitutivi del Governo ai sensi dell'art 120 della Costituzione affinché la Campania torni ad essere parte dell'Italia». 

Due giornate di 'scioperò attraverso la disconnessione dalla Dad. È la protesta promossa da diversi comitati No Dad a seguito della rinnovata chiusura delle scuole in Campania decisa dalla Regione da oggi e fino al 14 marzo. Domani e venerdì 5 marzo, chi è contrario alla Dad e lotta per la scuola in presenza non farà connettere i propri figli alle lezioni a distanza

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