Stangata sulla sosta tra Chiaia e Posillipo, l'Anm in crisi vuole fare cassa: da 300mila euro a 1,2 milioni

Stangata sulla sosta tra Chiaia e Posillipo, l'Anm in crisi vuole fare cassa: da 300mila euro a 1,2 milioni
di Pierluigi Frattasi
Martedì 19 Settembre 2017, 09:49
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Parcheggiare tutto l'anno l'auto sotto casa a Napoli è più caro che a Roma e Milano. Qui, l'abbonamento per la sosta sulle strisce blu è gratis per i residenti, mentre solo nel capoluogo lombardo i domiciliati devono pagare 250 euro l'anno. A Torino, quest'anno, il sindaco pentastellato Chiara Appendino ha introdotto un sistema tariffario simile a quello napoletano, con fasce graduate sul reddito Isee: 45 euro per chi guadagna fino a 20mila euro, 90 euro per i redditi fino a 50mila euro, per arrivare a 180 euro per chi va oltre i 50mila euro di reddito annuo Isee. Gli abbonamenti ci sono anche in Campania. A Castellammare, ad esempio, un mese costa 20 euro.

La campagna del Comune per gli abbonamenti della sosta residenti in base al nuovo tariffario è partita il 28 agosto scorso e c'è tempo fino al 30 settembre per i rinnovi. La vecchia tariffa unica di 10 euro all'anno è stata cancellata e sostituita da 5 fasce basate sul reddito: 10 euro (Isee fino a 2.500 euro), 25 euro (fino a 5mila euro), 50 euro (fino a 16.750 euro), 100 euro (fino a 25.750 euro), 150 euro (oltre 25.750 euro). Mentre è prevista la leva massima di 150 euro anche per i titolari di partita Iva, le auto in leasing o intestate alle società. In media, chi sarà inserito nella fascia massima pagherà 12 euro e 50 centesimi al mese per un posto auto, che però non è sempre garantito. I posti auto sono pochi e non bastano per tutti: circa 23mila, rispetto ai 22mila abbonati.

Il salasso, insomma, colpirà anche le famiglie più povere. I redditi tra i 2.500 e i 5mila euro all'anno hanno subito un rincaro del 150%, passando da 10 euro a 25 euro, mentre anche la fascia tra i 5mila e i 16mila euro è stata penalizzata con tagliandi da 50 euro l'anno, con un incremento del 500%.

Il nuovo tariffario è stato approvato dalla giunta de Magistris con la delibera 132 del 15 marzo scorso, ma è diventato esecutivo, dopo una serie di proroghe solo il 28 agosto scorso. I nuovi tagliandi 2017, dato che i vecchi sono tutti scaduti al 31 dicembre 2016, saranno validi solo per 3 mesi: fino alla fine del prossimo dicembre.

Le strisce blu sono di proprietà del Comune. L'Anm incassa grattini e ticket e versa al Municipio un canone di fitto di 2,5 milioni l'anno.

Il Comune e l'Anm, a inizio anno, contavano di incassare dagli abbonamenti sulle strisce blu, anche grazie alle nuove tariffe, circa un milione di euro, rispetto ai 300mila attuali, arrivando a 1,2 milioni nel 2018 e passando così da un incasso totale dal ramo sosta di 7,5 milioni a 8,5 milioni.
 
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