Dalle scarpiere ai materassi, a Napoli crescono le strade discarica

Dalle scarpiere ai materassi, a Napoli crescono le strade discarica
di Gennaro Di Biase
Martedì 3 Settembre 2019, 07:00
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Salotti sporchi e dimenticati, materiali edili sepolti in decine di sacchi a ridosso delle mura di tufo, materassi lasciati a marcire nei vicoli centralissimi del boom turistico, legni e compensati incastrati gli uni negli altri agli incroci stradali. Niente da fare: quella contro i rifiuti ingombranti abbandonati lungo le vie della città nessun quartiere escluso è una battaglia ben lontana dall'essere vinta.
 
Nonostante dieci isole ecologiche aperte anche nei weekend, nonostante il sistema di prenotazione con codice e conferma di ritiro, nonostante il servizio delle isole ecologiche itineranti, da Materdei ai Colli Aminei, da Chiaiano a via San Domenico, la città è piena di sedie, divani e immondizia ingombrante. Anche l'assessore all'Ambiente del Comune, Raffaele Del Giudice, reduce da un sopralluogo, si dice «deluso» dalla situazione e lancia un appello ai napoletani: «Usate le isole ecologiche».

Impossibile disegnare una mappa precisa degli ingombranti abbandonati. Si possono però segnalare alcuni dei casi più critici degli ultimi giorni. Partiamo dal centro: i cassonetti e le campane di via Santa Teresa degli Scalzi, a due passi dal visitatissimo Museo Archeologico, sono in pessime condizioni. A parte sacchetti e cartoni disseminati lungo il marciapiede, sul lato sinistro della strada c'è anche una piccola scrivania per bambini e sediolina arancione. A destra una scarpiera e una pianta. Non va meglio a Piazza Bellini: ombrelli e legname intorno alle campane. In via San Domenico, all'incrocio con l'omonima piazza, c'è un materasso bianco comodamente adagiato sul muro. Lo stesso vale a Mezzocannone e in tanti vicoli del centro storico. Anche Materdei è messa male. Basta dare uno sguardo al salotto depositato nei pressi di Salita San Raffaele, o il legname assortito in via Materdei. Se ci si allontana dal centro la situazione non migliora: l'aiuola davanti all'ingresso principale del Pronto Soccorso del Cardarelli, abitata da clochard, è devastata da immondizia, divani e capanne. La campana all'altezza della metro dei Colli Aminei, a pochi passi dall'isola ecologica, offre una sedia e oggettistica varia d'arredo. I metodi del conferimento dell'ingombrante sarebbero tre: 1) Isola ecologica 2) Sistema di prenotazione con Asia 3) Isola ecologica itinerante.

Recentemente è nata poi un'iniziativa tra Radio Crc e Palazzo San Giacomo che premia con zucchero e caffè chi smaltisce il rifiuto ingombrante in modo corretto. Eppure, il meccanismo non decolla: «Sono molto dispiaciuto commenta l'assessore Del Giudice Abbiamo 10 isole ecologiche aperte anche nel weekend, ma i cittadini depositano i rifiuti ingombranti in strada. Li lasciano perfino, come in via Campana a Chiaiano, a pochi metri dalle isole ecologiche. Ho trovato codici falsi attaccati ai divani. Molti sperano di non essere beccati per evitare la multa di 500 euro, ma abbiamo installato 10 telecamere contro chi abbandona rifiuti illegalmente, e ne sono in arrivo altre 10. Abbiamo anche 5 isole ecologiche itineranti, oltre al meccanismo del codice sull'ingombrante che Asia va a prelevare dopo la prenotazione, eppure i cittadini non rispondono. Potevo aspettarmi un simile disinteresse due anni fa, quando è partito il sistema. Ma oggi fa rabbia. Le isole ecologiche sono vuote e sottoutilizzate per il 30%. Peccato».
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