Ticket a bordo, vendite al palo a Napoli: consegnati pochi blocchetti

Ticket a bordo, vendite al palo a Napoli: consegnati pochi blocchetti
di Pierluigi Frattasi
Domenica 24 Dicembre 2017, 10:31
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Partenza a rilento per la vendita dei biglietti a bordo dei pullman fatta dagli autisti. Nella prima settimana di sperimentazione, i ticket staccati si contano sulle dita di una mano. Mancano ancora dati ufficiali, ma dai sondaggi condotti tra i conducenti i numeri restano bassi e oscillano tra chi è riuscito ad arrivare a vendere 4-5 biglietti, soprattutto sulle linee più gettonate dai turisti, come il 151 che attraversa il centro storico, a chi non ne ha staccato nemmeno uno. Difficile tirare le somme. I primi risultati saranno disponibili, al momento della rendicontazione, tra un paio di settimane, quando gli autisti cominceranno a versare le somme incassate.
 

Ma c'è un report già pronto. Ed è quello relativo, invece, alla distribuzione dei ticket ai dipendenti, che devono poi rivenderli a bordo. La risposta degli autisti al nuovo strumento messo in campo dall'azienda per aumentare i ricavi e contrastare la lotta all'evasione non è entusiasmante, anzi. Meno della metà dei conducenti ha, finora, ritirato il blocchetto da 75 ticket. Su 774 biglietti da 1,50 euro stampati e stoccati nei depositi, per un potenziale incasso di 1.161 euro lordi, infatti, solo 367 ticket sono stati distribuiti nei primi due giorni di avvio dell'operazione, partita mercoledì scorso. In pratica, il 47,4%.
 
Di questi, a ritirare il maggior numero di ticket sono stati gli autisti del deposito di via Nazionale delle Puglie, che è anche quello più grande. Qui i biglietti a prezzo maggiorato distribuiti sono stati 158 su 312 (50,6%), segue, con 76 su 152 ticket distribuiti (50%), il deposito di piazza Carlo III. Quindi, il Garittone 49 su 102 (48%). E, fanalino di coda, Cavalleggeri d'Aosta, roccaforte dei sindacati di base, 84 su 208 (40,8%).

A giustificare i tempi lunghi c'è anche il fatto che la distribuzione segue gli avvicendamenti dei turni dei dipendenti. Le assegnazioni riprenderanno la prossima settimana, a partire da mercoledì. Ma l'azienda non esclude di organizzare consegne mirate per i dipendenti che ne faranno richiesta direttamente ai propri superiori, magari perché avranno già terminato il proprio blocchetto.
La vendita a bordo dei ticket, intanto, è uno dei pochi punti del protocollo d'intesa firmato dai sindacati con Comune e Anm il 20 ottobre scorso ad essere partito. Anche se in ritardo di quasi due mesi rispetto alle previsioni. Il patto fissava l'avvio al primo novembre, condizionando la definizione del prezzo maggiorato e dell'aggio per il conducente alla contrattazione sindacale. Dopo una lunga serie di incontri andati a vuoto l'amministratore unico Ciro Maglione, che ha seguito personalmente da vicino la questione, ha deciso di accelerare le operazioni e il 12 dicembre scorso ha emanato la disposizione per la partenza in via unilaterale della vendita a bordo, secondo le norme del contratto nazionale che lascia solo la metà del sovrapprezzo al conducente. L'azienda si è comunque resa disponibile a riaprire la trattativa e a concedere il 100% dell'aggio. Ma l'accordo con i sindacati andrà trovato entro la prossima settimana, perché l'eventuale arrivo dei commissari giudiziali del Tribunale farà tabula rasa di tutto.

L'operazione, finora, non sembra aver dato i risultati sperati. Ma il meccanismo è ancora in fase di rodaggio e risente sia dell'avvio in prossimità del Natale, quando le rivendite sono aperte più a lungo la sera, che dei ritardi nella partenza della nuova controlleria rafforzata che dovrà accompagnare il sistema, con un esercito di 350 verificatori in strada. Anche in questo caso l'accordo tra i sindacati e il Comune previsto dal protocollo di ottobre si è arenato. E l'Anm, per sbloccare lo stallo, a fine novembre ha lanciato un avviso ai dipendenti disponibili alla riqualificazione al quale ha risposto una cinquantina di dipendenti.

«A Maglione - commenta Nino Simeone, presidente della commissione Mobilità - va riconosciuto di essere stato l'unico a far rispettare gli impegni del 20 ottobre, attuando la bigliettazione a bordo che era di competenza dell'azienda. L'auspicio è che anche gli altri punti del patto, di competenza degli assessorati, possano sbloccarsi presto. Positivo anche il taglio dei superminimi dei dirigenti già fatto dal management».

La prossima settimana potrebbe essere decisiva per il destino di Anm. L'azienda venerdì ha portato i libri al Tribunale fallimentare per chiedere di essere ammessa al concordato preventivo. A spingere per anticipare i tempi, senza attendere l'assemblea dei soci del 27, anche motivi di ordine finanziario. Una decisione del Tribunale prima del 31, infatti, avrebbe riflessi anche sui bilanci del Comune e della Napoli Holding. Attesa a breve anche la nomina dei commissari, che potrebbero essere tre, come all'Atac di Roma. In questo caso i membri potrebbero essere indicati da Tribunale, Ministero dei Trasporti e Comune. Rebus anche sulla nomina di un direttore generale, poltrona vacante da febbraio, dopo l'uscita di Carlo Pino. Due le ipotesi: incarico esterno con bando pubblico o risorsa interna. Trasporti a mezzo servizio, intanto, per Natale. Oggi i bus faranno le ultime corse alle 18,30, il metrò Linea 1 alle 19,20 da Piscinola e alle 19,54 da Garibaldi, le Funicolari alle 19,40. Domani, invece, la circolazione si fermerà alle 13,30. Ultime corse alle 12 per i bus, alle 12,30 per il metrò da Piscinola e alle 13 da Garibaldi, e alle 13 per le Funicolari.
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