Degrado a Napoli, torna l'incubo allagamenti nelle case di via della Bussola

Degrado a Napoli, torna l'incubo allagamenti nelle case di via della Bussola
di Antonio Folle
Giovedì 20 Maggio 2021, 15:19 - Ultimo agg. 15:26
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Gli enormi caseggiati popolari di via della Bussola, nel quartiere San Pietro a Patierno, sono ancora una volta alle prese con l'ormai storico problema degli allagamenti che interessano i piani bassi e, soprattutto, gli scantinati degli edifici. Veri e propri fiumi d'acqua mista a melma che, in alcuni punti, superano l'altezza di 10 centimetri, costringendo i cittadini a transitare su "passerelle" costruite con pezzi di pedane in legno, mattoni ed altri materiali di risulta.

Alla base del problema ci sono le ormai iper-note infiltrazioni d'acqua causate dal cedimento delle tubature. Condotti costruiti per durare pochi anni ma sui quali non è mai stata effettuata regolare manutenzione. Nel corso degli anni più volte a via della Bussola sono intervenuti i vigili del fuoco ma, ad oggi, non si registra ancora alcun intervento risolutivo da parte del Comune di Napoli. E con una amministrazione ormai agli sgoccioli, alle prese più con le manovre pre-elettorali che con i problemi reali dei cittadini, sarà complicato ottenere un intervento a stretto giro.

Negli ultimi anni non sono mancate le denunce da parte dei cittadini che hanno fatto sentire più volte la loro voce con gli amministratori locali.

Il problema degli allagamenti di via della Bussola comincia a destare serie preoccupazioni proprio a causa del lunghissimo lasso di tempo intercorso tra la prima segnalazione e i giorni nostri. Non è escluso,  infatti, che le continue infiltrazioni idriche abbiano danneggiato le fondamenta stessa dei palazzoni abitati da centinaia di famiglie. 

 

«Ormai non è più solo un problema legato alla manutenzione ordinaria e straordinaria - la rabbia del consigliere municipale Giuseppe Grazioso - ma qui si sta proprio calpestando la dignità delle persone. Sono anni che questi cittadini vivono in questa disgraziata condizione, nessuno si è mai degnato di dargli ascolto e di cercare di risolvere i loro problemi. Ho scritto personalmente agli uffici competenti del Comune - continua - ma come al solito non ho ottenuto una risposta esaustiva. Siamo stanchi di dover quasi elemosinare anche i più semplici interventi di manutenzione. Voglio ricordare al Comune di Napoli che anche San Pietro a Patierno è Napoli e che questi cittadini hanno il diritto di vivere dignitosamente nelle case che sono state loro assegnate. Questa situazione oltre ad essere incresciosa dal punto di vista morale, diventa pericolosa sia dal punto di vista strutturale che dal punto di vista igienico-sanitario. Qui - conclude - non si parla di un semplice intervento di routine. Sono necessari interventi ad ampio raggio per risolvere definitivamente il problema degli allagamenti del sottosuolo e ridare dignità a questa sfortunata parte di Napoli».

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 Una ennesima denuncia che, purtroppo, sembra essere destinata a cadere nel vuoto. E oggi, dalle parti di via della Bussola - ma anche in tantissime altre periferie dimenticate della città - sono sempre di più i cittadini che si chiedono che fine abbiano fatto gli slogan da campagna elettorale di chi prometteva di mettere le "periferie al centro". San Pietro a Patierno, Secondigliano, Pianura, Barra e Ponticelli - solo per citare alcune delle aree degradate e abbandonate al loro destino da anni - si apprestano a diventare un nuovo terreno di scontro tra le opposte fazioni che si contenderanno la poltrona di sindaco di Napoli. Uno scontro che si giocherà sui temi del lavoro, dell'inclusione sociale, dei diritti negati e, forse soprattutto, della dignità da restituire ai cittadini di periferia che si sentono sempre più declassati a napoletani di serie b. 

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