Corse soppresse, tram che non passano, stazioni intermedie delle funicolari aperte a singhiozzo. È l’estate aggrovigliata del trasporto napoletano. Focalizzando il discorso solo sul trasporto su gomma, nelle ultime settimane, secondo una stima dell’Usb, saltano «circa 50 viaggi in bus» ogni 24 ore e «60 solo ieri». Nell’ultimo lunedì di luglio, la «sospensione temporanea» del servizio diffusa da Anm ha riguardato le linee 167, C76, C65, C52, 185, 154 e 194. Periferie danneggiate. Stessa sorte è toccata al Tram 4, dalle 14 in poi, e alla metro, che si è limitata alla tratta Dante-Piscinola dalle 15. Pur prendendo le mosse da una cronica carenza di personale a disposizione, le ragioni dei disagi sono, come sempre, disparate. E vanno dal potenziamento dell’Alibus in ottica accoglienza turistica - fattore sottolineato dai sindacati - alla convergenza tra Covid e ferie estive, che porta via circa «40 autisti», secondo le stime della giunta. In questo braccio di ferro tra sigle e azienda, tra turismo e periferia, si colloca anche l’aumento del biglietto, il cui costo salirà di 10 centesimi per la corsa singola. Dall’assessorato ai Trasporti di Edoardo Cosenza arriva però la rassicurazione che «da settembre, con 9 milioni in più per Anm, la situazione migliorerà per cittadini e vacanzieri. E si lavorerà anche sul prolungamento degli orari di apertura».
Intanto, fine luglio e il mese di agosto saranno tutt’altro che semplici per i napoletani che resteranno in città. Di mezzo, naturalmente, c’è anche il boom turistico che - dagli scioperi dei taxi partiti a giugno e poi rientrati con la caduta del governo Draghi - ha richiesto uno spostamento di risorse sulla tratta aeroporto-Garibaldi. La richiesta di bus allo scalo è così elevata che qualcuno ha montato un ombrellone alla fermata. «Capodichino beach». «Ogni autista lavora per 39 ore settimanali in media - spiega Adolfo Vallini dell’Usb - Il turno giornaliero comporta circa 5 corse complete per ogni autista, e col potenziamento degli Alibus sono state sottratte forze importanti al trasporto di linea.
In totale, Anm per il 2022 avrà a disposizione 48 milioni (l’anno scorso erano 41). Dall’assessorato ai Trasporti di Palazzo San Giacomo si chiarisce che, quanto all’Alibus, la situazione dell’impiego delle risorse aggiuntive è parzialmente rientrata dopo la fine delle agitazioni delle auto bianche. «L’Alibus lo abbiamo rinforzato durante durante le ore critiche degli scioperi dei taxi - spiega Cosenza - Al momento, nei weekend o quando la richiesta è più ampia, i bus dedicati alla tratta Capodichino-stazione arrivano a 8 o 10». L’assessore non si sottrae alle domande sulle ragioni dei disservizi estivi: «C’è un 10% in meno di autisti per ferie: circa 30 o 40 dipendenti - aggiunge - E poi c’è il Covid: la riduzione di alcune corse e delle funicolari sono dovute a questi due fattori, insomma: ferie e pandemia. Per agosto sarà difficile cambiare questa situazione». Non solo note dolenti, però: «Nel bilancio 2022 - conclude Cosenza - ho ottenuto 9 milioni in più per Anm: 7 di questi arrivano da un ripristino di bilancio comunale. Gli altri due provengono invece dal Fondo del trasporto pubblico locale della Regione: la giunta di Palazzo Santa Lucia ha deliberato 2 milioni in più per Napoli. Realizzeremo anche un piano di apertura serale e arricchiremo i trasporti pubblici con eventi e più servizi».