Metropolitana di Napoli, altri due giorni di stop sulla linea 1 e oggi c'è lo sciopero dei trasporti

Linea 6, ultimo sprint per il collegamento Mostra-Municipio

Linea 6, sopralluogo della commissione trasporti
Linea 6, sopralluogo della commissione trasporti
di Paolo Barbuto
Venerdì 17 Febbraio 2023, 00:00 - Ultimo agg. 15:46
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Raccontare la metropolitana di Napoli così com’è oggi, è un esercizio da equilibristi. La Linea 1 sarebbe avviata a una svolta epocale se i nuovi treni riuscissero a entrare in servizio, ma per ora sui binari ce n’è solo uno dei venti già acquistati, e i test sul secondo impongono continui blocchi del servizio. La Linea 6 dopo dieci anni di stop è a un passo dalla ripartenza, con le nuove fermate che arriveranno fino a piazza Municipio e la renderanno, finalmente, utile alla città, però ci vorrà un altro anno per poterla utilizzare.

Insomma, il futuro sembra scintillante. Ma siccome viviamo nel presente racconteremo che sulla Linea 1 circolano ancora treni vecchi di trent’anni con milioni di chilometri nelle ruote che si guastano un giorno sì e l’altro pure, che la Linea 6 è una sequenza di cancelli chiusi da dieci anni, che muoversi in metropolitana a Napoli, oggi 17 febbraio 2023 e per molte settimane ancora, è un’impresa impossibile. E, come se non bastasse, oggi c’è anche uno sciopero dei trasporti che, prevedibilmente, procurerà indicibili difficoltà.

I test sui nuovi treni della Linea 1 proseguono senza la giusta celerità e, soprattutto, continuano a generare profondi disagi. Anche per martedì e giovedì della prossima settimana è previsto un lungo stop di otto ore, dalle 9 alle 17, per proseguire con il lavoro di verifica che porterà, chissà quando, all’immissione in servizio del secondo dei venti convogli già acquistati dal Comune e per la maggioranza già consegnati all’Anm e fermi nel deposito di Piscinola.Quando fu varato il primo avveniristico treno spagnolo l’Amministrazione promise che ogni quattro mesi sarebbe arrivato sui binari un altro nuovo convoglio. Per adesso la promessa è fallita, sono trascorsi quasi cinque mesi e il secondo treno è ancora sotto esame. Colpe altrui, e non di Anm né del Comune: l’agenzia ministeriale che certifica la sicurezza ha smesso di eseguire test di notte e, siccome ha poco personale, fa avanzare le prove a passo di tartaruga. All’interno dell’Agenzia, la Ansfisa, è in corso una battaglia sindacale: è di ieri l’ufficializzazione della notizia delle dimissioni del direttore della struttura Roberto Carpaneto, nominato a gennaio.

La questione delle prove diurne è sul tavolo del sindaco Manfredi che, in più occasioni, ha fatto trasparire il suo disappunto. Quel disappunto è finito anche nelle stanze del Ministero, a Roma, però fino ad ora nessuno ha mosso un dito per sciogliere questo nodo che stritola il trasporto partenopeo. 

 

Una piccola ventata di speranza è arrivata ieri mattina durante il sopralluogo della commissione trasporti del Consiglio Comunale alla stazione di testa della Linea 6. Sollecitati dal presidente Gaetano Simeone, i tecnici del Comune hanno dato risposte puntuali, ma tecniche: lunghezza della banchina, stato di avanzamento dei lavori di rinnovamento delle stazioni e dei vecchissimi convogli, ipotesi di ripresa del servizio (fissato alla primavera del 2024). Buone notizie, insomma, per un’infrastruttura abbandonata nel 2014 e finalmente pronta a ripartire. I chiarimenti dei tecnici avrebbero dovuto essere supportati dalle parole della politica, che gestisce i fondi e governa i processi, però al sopralluogo di ieri mattina l’amministrazione era assente: l’assessore Cosenza, invitato a partecipare, non è riuscito a garantire la sua presenza, sicché una voce ufficiale sulle intenzioni della giunta Manfredi per il futuro della Linea 6 non è arrivata. 

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Al termine del sopralluogo il presidente della commissione trasporti ha ringraziato le maestranze che hanno fatto da guida, i tecnici e gli ingegneri che hanno raccontato i dettagli sul futuro, gli operai che lavorano con tenacia: «Peccato che non ci sia stato l’assessore Cosenza, avrebbe potuto fornire garanzie certe sulla riapertura annunciata per la primavera del prossimo anno - ha detto Gaetano Simeone - la data l’abbiamo cerchiata in rosso sul calendario e non la dimenticheremo. Vigileremo con puntualità sul rispetto di questa tempistica perché la città ha disperato bisogno di questa linea metropolitana che consentirà il collegamento definitivo tra area occidentale e orientale. Per imprimere la svolta sui trasporti, che l’Amministrazione ha annunciato fin dal suo insediamento, è necessario accelerare: per adesso siamo fermi agli annunci, noi siamo certi che presto si trasformeranno in fatti concreti, perciò attendiamo con fiducia». 

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