Turismo, Napoli sold out per le feste: «Oltre 200 milioni di incasso»

Alberghi, ristoranti, negozi: fino all'Epifania è un trend da guinness

Napoli presa d'assalto dai turisti
Napoli presa d'assalto dai turisti
di Luigi Roano
Domenica 18 Dicembre 2022, 00:04 - Ultimo agg. 19 Dicembre, 07:14
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Quanto fattura Napoli in un periodo come questo dove è gremita di turisti? In Comune stimano che solo per la tassa di soggiorno si potrebbe arrivare intorno ai 20 milioni di introiti nel 2022. Mentre considerando il mese di dicembre - incluso il weekend dell’Epifania - si parla di un fatturato di centinaia di milioni. Che fa rima con quel milione di turisti che sta letteralmente assaltando la città in questo intenso dicembre.

«La città fatturerà nel suo complesso almeno 250 milioni» racconta Vincenzo Schiavo, presidente Confesercenti Campania e vicepresidente nazionale della stessa Associazione. Quasi impossibile trovare posti letto dove da settimane sventola il cartello “sold out”, cioè tutto esaurito. Una caccia disperata nelle zone storiche di Napoli dove dai dalla Sanità ai Quartieri Spagnoli si vivono giornate completamente fuori dall’ordinario con i residenti che fanno posto alle migliaia di visitatori e i negozi, le botteghe, i ristoranti e le pizzerie sono piene zeppe da pranzo a cena.

«Devo dire - spiega l’assessore al Turismo Teresa Armato - che è stato un anno straordinario.

Ed è positivo lo sviluppo del turismo perché significa mettere in moto economia e sviluppo sociale, civile e umano della nostra città». L’assessora non dimentica che non è tutto ora quello che luccica. E che se si vogliono mantener e incrementare il numero dei turisti il Comune deve fare la sua parte. «Il Comune è impegnato a sostenere il turismo perché sia sempre di più motore di sviluppo e ci stiamo già attrezzando per l’anno prossimo per non farci cogliere impreparati. Puntiamo a una programmazione più puntuale e a migliorare la qualità dei servizi che offriamo». Trasporti, rifiuti, cercare di indirizzare i turisti anche in altri posti della città, questi gli obiettivi che si pone Palazzo San Giacomo.

È ancora Schiavo a indicare la strada da seguire per mantenere e incrementare i flussi. «Sentivo parlare di 100 milioni - racconta - ma il fatturato di Napoli sarà molto più grande credo di almeno 250 milioni. Nella consapevolezza che non tutti spenderanno quanto l’anno scorso. E ci dobbiamo impegnare tutti per l’anno prossimo per qualificare le nsotre offerte e proposte». Schiavo fa un po’ di conti: «Pensiamo che nel ponte dell’Immacolata e parliamo di 3-4 giorni solo tra camere di albergo e commercio sono stati incassati 25 milioni. È chiaro che in tutto il mese e fino all’Epifania si arriverà a una cifra di almeno 250 milioni». In effetti altri osservatori stimano cifre ancora più corpose ma è giusto rimanere - il ragionamento degli operatori - rimanere con i piedi per terra. «È una iniezione di fiducia per tutti gli operatori del commercio questo turismo crescente - dice ancora il presidente di Confesercenti - dà coraggio a chi lo stava perdendo e apre alla speranza che a Napoli si può lavorare ma serve migliorare ancora le condizioni della città che deve essere più accogliente». Cosa intende dire Schiavo? A cosa si riferisce? «Abbiamo in plancia di comando il soldi del Pnrr e si devono utilizzare per migliorare le infrastrutture pesno ai trasporti per esempio. E poi quello che si può fare subito, per esempio, è mettere a disposizione più bagni pubblici, mettere il fotovoltaico in tutti gli edifici pubblici e privati. E poi mi appello al Comune: i soldi della tassa di soggiorno vengano impiegati per migliorare il settore del turismo e dell’accoglienza». 

Napoli motore di tutta la regione è una realtà ormai consolidata, più della metà degli incassi dovuti al turismo restano in città. In Campania i giorni dell’Immacolata hanno portato 55 milioni di fatturato, in città ne sono rimasti la metà, 25. Napoli fa da traino, con vari sold out negli alberghi e nei B&B nel centro storico, ma percentuali del 95-97% si registrano anche nelle altre zone di interesse turistico-culturale, fino a scendere, con media comunque sopra il 90%. La stessa tendenza vale per la ristorazione e per il commercio, senza dimenticare il restante comparto turistico, tra autobus, guide, accompagnatori e tutto ciò che riguarda tale mondo. Il fatturato è molto consistente. Ora si aspettano i dati dello shopping natalizio, i souvenir e i capi made in Campania, eccellenze della regione. «In assoluto Napoli- secondo le nostre stime - è tra le prime città italiane per riempimento alberghiero e per affluenza di turisti. Un dato confortante per le nostre aziende vista la crisi economica e il caro bollette» conclude Schiavo. Che però ribadisce che la spesa pro capite di ciascun turista potrebbe essere più bassa rispetto all’anno scorso proprio per il caro energia e l’aumento dei prezzi. Nella sostanza, più presenze ma meno spendaccioni i visitatori che sbarcano in città. Alla pizza in pizzeria preferiscono la pizza al portafoglio, allo spaghetto ai tavoli, quello da asporto da gustare guardando magari il Vesuvio e il mare perché l’assillo delle spese di prossimi mesi colpisce più o meno tutti. 
 

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