Sono le voci dei tassisti, dei netturbini o dei ragazzi extracomunitari a risuonare nelle strade deserte della notte napoletana. Da Capodimonte a Scampia, da Calata Capodichino a piazza del Plebiscito, passando per piazza Garibaldi, corso Umberto o piazza della Borsa, non ci sono posti di blocco o controlli delle forze dell'ordine. Tutto tace come in una città fantasma. Anche se, di quartiere in quartiere, le cose possono cambiare.
Nelle aree periferiche, infatti, tra le vele di Scampia e il ponte di via Don Guanella, si sente solo il rumore della pioggia che cade nelle pozzanghere o sull'asfalto dei vicoli bui e silenziosi.
Bisogna arrivare corso Secondigliano per vedere qualche auto con maggiore frequenza: «Ma nessun controllo – affermano i tassisti in piazza Garibaldi – anche perché in strada non c'è nessuno. Noi riusciamo a fare dalle due alle tre corse ogni notte e questo dà l'idea di quanto sia quasi azzerato il flusso di persone che girano la città».
Le voci però, sono discordanti perchè proprio sul marciapiede di fronte, che costeggia l'area della stazione centrale, gli operatori dell'Asia raccontano di controlli frequenti da parte delle forze dell'ordine. «Ieri sera a piazza Dante – ricordano – i carabinieri hanno provveduto a far prelevare una vettura. I controlli ci sono spesso e soprattutto in queste strade del centro storico».