Napoli, asilo nido policromo a Ponticelli: altro progetto per Città dei bambini

Ipotesi di fattibilità per nuovi spazi di attività ludico-formative

Il rendering dell'asilo-nido policromo
Il rendering dell'asilo-nido policromo
di Alessandro Bottone
Venerdì 16 Dicembre 2022, 18:19 - Ultimo agg. 18:20
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Un edificio-scheletro della "Città dei bambini" di Napoli Est potrebbe presto essere trasformato in un asilo nido. Parliamo dell'ex cittadella scolastica incastrata nel "rione delle ville romane", conosciuto ai più come "lotto zero", complesso di case popolari al confine tra i quartieri Barra e Ponticelli. La speranza arriva con un progetto appena approvato dalla giunta comunale guidata da Gaetano Manfredi.

Si tratta, in particolare, del progetto di fattibilità curato da professionisti esterni su incarico del Servizio "Edilizia residenziale pubblica e nuove centralità" del Comune di Napoli. Utilizzando 47mila euro di fondi ministeriali Palazzo San Giacomo ha chiesto ai tecnici di buttare giù un'idea per mettere in sicurezza e rigenerare un pezzo dell'ex cittadella - un'ala a ridosso di viale della Villa Romana - per trasformarlo in asilo nido per bambini da zero a sei anni e per creare spazi per attività ludico-formative per l’infanzia. Si utilizza - è bene ribadirlo - una struttura esistente e originariamente già destinata a uso scolastico ma dismessa dopo pochi anni.

Proprio dagli scheletri dell'ex scuola - abbandonata e più volte vandalizzata - sarebbe dovuta nascere la "Città dei Bambini", un insieme di spazi e attrezzature da destinare ai più piccoli. Era l'intenzione del progetto del Comune del lontano 2004, mai attuato per diverse ragioni tra cui l'inadempienza dell'impresa che si era aggiudicata l'appalto, poi risolta con la "pace amministrativa" tra ente comunale e privati.

I lavori, più volte bloccati e cambiati, non hanno mai permesso di riqualificare il complesso incastrato tra via Cleopatra e via dei Mosaici, a due passi dall'Ospedale del Mare. Esso prevedeva, in particolare, la realizzazione di un articolato museo-laboratorio, spazi per l’apprendimento scientifico e la sperimentazione e l'installazione di un planetario. Si guardava a modelli come il parco scientifico de La Villette di Parigi e della “Città della scienza” a Napoli. Esempi più distanti che mai se si guarda alla condizione di abbandono e di degrado che per anni ha caratterizzato i diversi edifici a ridosso delle palazzine popolari del "lotto O".

Dunque, esiste un altro progetto dal valore di otto milioni e 763mila euro. Si prevede di utilizzare il piano terra e gli spazi esterni per i bambini fino a ventiquattro mesi. Alla fascia dai tre a sei anni sarebbero destinati gli spazi al primo piano. Il secondo livello è per gli uffici e per aule-laboratorio per la formazione e l’introduzione di ragazzi alle arti teatrali e cinematografiche. Non mancherebbero spazi per medicheria, cucina, mensa, accoglienza, locali per i docenti e alcune aule laboratorio da destinare alle scuole superiori. La futura scuola materna sarebbe particolarmente colorata: si punta, infatti, su una scelta policroma per trattare le numerose superfici così da distinguere gli ambienti per il gioco da quelli per il pranzo, per il riposo, per l’igiene e gli spazi comuni e le pareti esterne in modo da favorire il benessere psicofisico e le motivazioni dei fruitori.

Una proposta di grande respiro che - si legge negli atti - «si inserisce nel disegno di costruire a Napoli una rete di servizi educativi per l’infanzia che potesse fungere da volano per il riconoscimento di una cultura dei bambini come soggetti portatori di diritti e di potenzialità creative, come patrimonio attivo nel e del mondo degli adulti, come necessità di costruire politiche educative adeguate alla complessità odierna». Al momento, però, le risorse per realizzare tale progetto non sono state ancora individuate. Difatti, come specificato nella delibera, l'intervento «potrà essere attivato a seguito del reperimento dei finanziamenti necessari». I fondi sono indispensabili sia per portare avanti le fasi della progettazione sia per arrivare al cantiere e concretizzare quanto previsto.

Operai e mezzi, invece, dovrebbero intervenire presto in un'altra area dell'ex complesso scolastico di Napoli Est: è quella destinata a teatro e ad aule laboratorio i cui lavori sono stati già formalmente affidati a una impresa per un milione e 574mila euro.

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