Napoli, la vergogna di piazza Sannazaro: bivacchi e falò anche sulle aiuole

Napoli, la vergogna di piazza Sannazaro: bivacchi e falò anche sulle aiuole
di Paolo Barbuto
Lunedì 23 Settembre 2019, 07:30
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Non è difficile scorgere piccoli accampamenti all'interno delle rotatorie, delle piccole aree verdi metropolitane, ognuno di noi ha visto almeno una volta un disperato che va a cercare rifugio dietro un cespuglio, sotto un albero; però scoprire l'arroganza di chi accende un fuoco nella rotatoria al centro di una piazza sotto la statua che è la raffigurazione della stessa Napoli, fa venire i brividi.
 
Piazza Sannazaro, snodo centrale della circolazione automobilistica napoletana, apre percorsi verso il lungomare, porta dritta a Mergellina, conduce a Posillipo. Quando la piazza raggiunse la sua attuale configurazione si decise che, esattamente al centro, avrebbe dovuto esserci un'opera che rappresentasse l'intera città. Smontarono la fontana della Sirena che si trovava davanti alla stazione ferroviaria e vennero a collocarla qui, a un passo dal mare, circondata da un giardinetto che troppo spesso è travolto da erbacce.

Ecco, proprio sotto la fontana della sirena ha deciso di andare a vivere un gruppo di disperati, tutti stranieri. A dire la verità quel giardinetto è da sempre molto appetito da chi cerca riparo in città, soprattutto nei mesi estivi. È un luogo protetto dai cespugli e, soprattutto, è una zona dove abitualmente non si passa a piedi quindi la preoccupazione di possibili aggressioni durante le ore del sonno è ridotta al minimo.

Stavolta, però, rispetto alle abitudini consolidate dei residenti della rotatoria di piazza Sannazaro, c'è la svolta del fuoco. Nelle foto, scattate sabato sera dal consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli, vedete il momento dell'accensione del falò. A dire la verità l'album fotografico della vergogna ai piedi della Sirena comprende anche altri momenti di vita dei disperati: ci sono scatti mentre si dispongono sui giacigli, riprese dei momenti della cena attorno al fuoco, ci sono anche fotografie del momento in cui una delle persone va a fare la pipì ai piedi della statua.

Quella piazza, soprattutto di sabato sera, è un viavai continuo di automobili, ai margini della piazza, poi, ci sono le postazioni fisse dei parcheggiatori abusivi, sicché in qual luogo il passaggio delle forze dell'ordine è costante, in particolare durante i week end. La domanda (retorica ovviamente) è: possibile che nessuno abbia notato quelle persone che accendevano un fuoco al centro della piazza e facevano la pipì davanti a decine di automobilisti?

La risposta ognuno di voi lettori può darsela, l'unica certezza è che il bivacco c'è, l'umiliazione delle persone costrette a vivere per strada si sovrappone a quella di una statua umiliata nel cuore della città.

Il consigliere regionale Borrelli e il consigliere della prima municipalità Gianni Caselli del Sole che Ride, hanno diffuso un comunicato: «Possibile che si possa indisturbatamente accendere un fuoco in una piazza così centrale? Possibile che in una zona nevralgica non sia previsto un presidio delle forze dell'ordine? Rispetto delle regole e buona educazione devono valere per tutti. Tolleranza zero per chi offende la dignità e il decoro delle persone civili».
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