Napoli, Villa Comunale a pezzi: scatta l'indagine del ministero

Napoli, Villa Comunale a pezzi: scatta l'indagine del ministero
di Paolo Barbuto
Mercoledì 1 Settembre 2021, 08:30
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Il Ministero della Transizione Ecologica ha aperto un'indagine sullo stato di salute della Villa Comunale, il sospetto è che possa esserci «danno ambientale o minaccia di danno ambientale»; incaricati delle verifiche sono gli esperti dell'Ispra, l'istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, che dovranno percorrere palmo a palmo la Villa e scoprire se c'è l'irrigazione necessaria e se una eventuale mancanza d'acqua può aver messo in crisi il patrimonio di piante e alberi, alcuni anche rari e monumentali, del parco pubblico napoletano. Notizia della decisione è stata inviata per conoscenza anche alla Prefettura di Napoli e alla Corte dei Conti.

L'ISTANZA
La vicenda ha preso il via a seguito di un'istanza presentata dall'avvocato Massimo Mazzucchiello per conto dell'associazione che lui stesso presiede, la Aririna (Associazione per la rinascita della Riviera di Chiaia e di Napoli). Il documento ha seguito un iter decisamente lungo perché è stato depositato nel mese di luglio del 2020: l'Associazione, di fronte alle plateali sofferenze delle piante della villa chiedeva al Ministero di verificare se problemi all'impianto di irrigazione potessero aver messo in difficoltà il verde.

Quell'istanza per lungo tempo è rimasta bloccata nei gangli della burocrazia, poi su sollecitazione dell'associazione è stata sbloccata e ha seguito il suo iter. Il Ministero ha preteso ulteriori chiarimenti che sono stati forniti e sono stati ritenuti convincenti, tanto da decidere di avviare la procedura di indagine affidandola ai maggiori esperti del Paese.

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IL COMUNE
Nello stesso documento in cui si annuncia l'avvio delle verifiche, si chiede formalmente anche a Palazzo San Giacomo di presentare tutta la documentazione necessaria a chiarire la vicenda: «Si chiede, inoltre, al Comune di Napoli - è scritto all'ultimo capoverso del documento - quale Ente gestore della Villa Comunale, di comunicare le iniziative di competenza nel frattempo intraprese al fine di garantire un piano di irrigazione adeguato che permetta di salvaguardare la flora e la fauna presenti in Villa».
La risposta di Palazzo San Giacomo sarà determinante per capire, nel caso in cui vengano rilevati reali problemi all'irrigazione del parco, se c'è stata immediata reazione per risolvere i problemi oppure la situazione è stata lasciata in abbandono. Il Ministero ricorda che da oltre un anno l'associazione Aririna ha chiesto spiegazioni anche al Comune e, quindi, da Palazzo San Giacomo dovrebbe esserci stata, almeno, una risposta chiarificatrice che, invece, per ora non è arrivata.


IL DISASTRO
A badare al parco avrebbe dovuto pensarci da qualche mese l'associazione Green Care sulla base di un accordo triennale, poi cancellato perché la delibera che permetteva l'accordo conteneva errori (della cancellazione in autotutela della delibera leggete nel box al centro di questa pagina).
Nel frattempo gli alberi, anche quelli monumentali, mostrano chiari segni di difficoltà. Le immagini diffuse a luglio all'avvio del vertice napoletano sull'ambiente (le vedete riportate nella prima pagina della cronaca del Mattino di quei giorni) sono più che esaurienti. Anche nella giornata di ieri all'interno della Villa c'erano alberi secolari avvolti dal nastro rosso del pericolo. Gli addetti spiegano che ci sono rami pericolanti e loro non possono intervenire 

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