Napoli, cresce l'attesa per la visita di Papa Francesco: zona rossa a Posillipo

Napoli, cresce l'attesa per la visita di Papa Francesco: zona rossa a Posillipo
di Maria Chiara Aulisio
Giovedì 20 Giugno 2019, 07:30
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Ci voleva il Papa per rivedere i giardinieri in via Petrarca impegnati a rimuovere in gran fretta una quantità di erbacce che da mesi nessuno ha mai portato via. Ci voleva l'arrivo di Bergoglio per dare una pulita a quei marciapiedi invasi da rifiuti di ogni genere. Il quartiere si tira a lucido, una spolverata generale che servirà - almeno si spera - a salvare la città da una brutta figura nel giorno in cui i riflettori di un intero paese, e non solo, si accenderanno su quel pezzo di strada. Ma andiamo con ordine e partiamo dal dispositivo di traffico che, per qualche ora, renderà inaccessibile la zona, tranne per chi vi abita.
 
Nell'«area rossa», dove passerà il corteo papale, a partire dalle 6.30 e fino alla partenza del Pontefice, divieto di transito in viale Virgilio, via Manzoni (dall'incrocio con viale Virgilio fino a quello con via Petrarca), via Petrarca (dall'incrocio con via Manzoni fino al civico 125) e via Tito Lucrezio Caro. Tutti fermi, residenti inclusi, quando il Papa dal Virgiliano si sposterà verso i gesuiti, e ritorno. Una chiusura destinata a durare pochi minuti se si considera la brevità del percorso. Il Comune ha disposto anche il divieto di sosta, con rimozione, in alcune strade. Dalle 20, e per tutta la giornata di domani, via le auto da via Tito Lucrezio Caro, nella parte in cui costeggia il parco Virgiliano; viale Virgilio; via Manzoni (fino all'incrocio con via Petrarca); via Petrarca fino al civico 125). Sempre domani, dalle 6,30, sarà sospesa la fermata del bus in prossimità del civico 119 di via Petrarca. Dalla viabilità agli ultimi preparativi nel piazzale della facoltà teologica dove è già stato allestito il palco e si stanno sistemando i 650 posti a sedere destinati a studenti e docenti delle facoltà teologiche. Altre 500 persone seguiranno invece il convegno all'interno, nelle aule messe a disposizione dai sacerdoti. In fase di allestimento anche la sala stampa: accreditati duecento giornalisti. La Rai, dalle 11.45, manderà in onda su Raiuno la diretta dell'evento. Ogni aspetto, anche dal punto di vista pratico, è stato curato nel dettaglio. Il palco, per esempio, è stato montato in maniera tale da non danneggiare alberi e siepi mentre una meticolosa operazione di incastro, e il calcolo dell'orientamento solare - spiegano i gesuiti - ha permesso di assicurare un'adeguata ombreggiatura per il Pontefice e i relatori: la struttura è stata girata leggermente rispetto all'asse della platea.

Sempre per far fronte al grande caldo, ai partecipanti saranno distribuiti ombrelli bianchi e gialli, i colori del Vaticano, con il logo del convegno, cappellini e bottiglie d'acqua. Inoltre, nelle cartelle distribuite ai partecipanti, saranno inserite tre fotografie dal grande valore simbolico che raffigurano: la porta santa di Lampedusa, piantata nella sabbia e posta proprio sul mare; l'immagine di Papa Francesco che, nel viaggio di ritorno dall'isola di Lesbo, il 16 aprile 2016, mostra ai giornalisti il disegno di un bimbo rifugiato donatogli dal piccolo durante la visita al campo profughi dell'isola greca e raffigurante 5 bambini caduti in acqua mentre il barcone va a picco; Bergoglio e il grande Imam di Al-Azhar nel momento in cui firmano, il 4 febbraio 2019, il «Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune».
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