Napoli zona arancione, il maltempo rovina la riapertura delle botteghe di Natale a San Gregorio Armeno

Napoli zona arancione, il maltempo rovina la riapertura delle botteghe di Natale a San Gregorio Armeno
di Antonio Folle
Domenica 6 Dicembre 2020, 20:00 - Ultimo agg. 7 Dicembre, 09:00
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Una mattina di desolazione per gli artigiani e i commercianti di San Gregorio Armeno. La pioggia battente delle ultime ore, unite alle restrizioni della zona arancione che ancora si abbattono come una mannaia sugli spostamenti da un Comune all'altro, hanno praticamente azzerato il tradizionale flusso di visitatori che caratterizza questo periodo dell'anno nella strada dei pastori. Pochissimi i presenti, quasi azzerato il volume d'affari per gli artigiani che hanno accolto l'ennesima giornata nera con una certa rassegnazione. 

Molti se lo aspettavano, altri hanno aperto solo per scaramanzia in attesa di tempi migliori. E i tempi migliori che tutti aspettano sono racchiusi nella tanto auspicata promozione della Campania nella zona gialla. Promozione che potrebbe arrivare, se i dati del contagio continueranno a scendere, già la prossima settimana. Solo con la zona gialla, infatti, sono consentiti gli spostamenti tra Comuni ed è ormai assodato che la maggior parte dei compratori che si recano a San Gregorio Armeno arriva da fuori città. 

Capitolo a parte per il settore-turismo.

I turisti - specie gli stranieri - rappresentano una importantissima e quasi fondamentale fetta di affari per gli artigiani che, in questo terribile periodo di congiuntura negativa, non sono riusciti a risollevarsi con le vendite online. E, del resto, non poteva essere altrimenti per un settore di artigianato tradizionale ancora legatissimo alla compravendita di persona.

«Purtroppo ce lo aspettavamo - ha spiegato Serena D'Alessandro, portavoce dell'associazione Le Botteghe di San Gregorio Armeno - la riapertura non è il massimo con questo tempaccio. Ci auguriamo che vada meglio nei prossimi giorni nonostante il maltempo che dovrebbe colpire la città quasi per l'intera settimana. Noi crediamo che il limite non sia solo il maltempo, ma anche la zona arancione. Speriamo di diventare zona gialla al più presto possibile, in modo che possano venire persone da altre parti della provincia e, magari, da altre regioni. Abbiamo assolutamente bisogno - prosegue la giovane artigiana - di recuperare almeno le spese vive che ci consentiranno di andare avanti qualche altro mese in attesa della primavera». 

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Le speranze di sopravvivenza di decine di attività storiche sono legate alle future decisioni delle istituzioni regionali e del governo. Senza aiuti economici, infatti, non saranno poche le attività che dovranno chiudere definitivamente i battenti a causa degli scarsissimi incassi che non riusciranno a compensare in alcun modo le spese.

«Abbiamo chiesto aiuto al governo - spiega Giuseppe Piezzo - perché ormai la gran parte della stagione è saltata e se si va avanti così non sappiamo quanto potremo resistere. Ci siamo fatti sentire a tutti i livelli istituzionali, ma ad oggi nessuno si è ancora pronunciato sulla nostra situazione, lasciandoci in balia degli eventi e di noi stessi».

Il rischio sempre più concreto, con la sparizione di botteghe storiche che caratterizzano da secoli la strada dei pastori, è di veder snaturare una tradizione portata avanti faticosamente negli anni e che rappresenta per l'intera città un fondamentale volano di sviluppo. Quando si parla di San Gregorio Armeno e del turismo correlato non si può non tenere conto dell'enorme indotto sviluppatosi attorno alla strada dei pastori in questi ultimi decenni. Alberghi, bar, ristoranti e pizzerie costruite proprio attorno al mito dei pastori e che danno lavoro a centinaia di famiglie. 

 

«Si deve fare tutto il possibile per salvaguardare questa tradizione - dichiara Gabriele Casillo, presidente dell'associazione Le Botteghe di San Gregorio Armeno - perché sappiamo tutti che ad ogni attività che chiude corrisponde la perdita irreparabile di un pezzo di storia che non potrà essere rimpiazzato. Domani, con la dedica della stagione invernale a Diego Armando Maradona, speriamo di attirare più gente e dare un certo sollievo anche agli artigiani. La nostra speranza - continua Casillo - è che l'inaugurazione di domani faccia da buon auspicio per il futuro visto che il presente è molto difficile».

Nonostante la pioggia ed il clima plumbeo - in tutti i sensi - che si respira a San Gregorio Armeno, non è mancato un raggio di sole ed un barlume di speranza. L'associazione Uniti nel Cuore presieduta dal giovane imprenditore Gianluigi Barbato, questa mattina ha organizzato una iniziativa solidale rivolta in particolare modo agli artigiani di San Gregorio Armeno. «Abbiamo pensato di acquistare dei pezzi da ognuno degli artigiani di San Gregorio Armeno - spiega Barbato - da rivendere attraverso la nostra associazione. Il ricavato del venduto sarà girato in parte agli stessi artigiani di San Gregorio Armeno ed in parte al tampone sospeso per le persone che ne hanno bisogno ma che non possono farlo». 

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