Napoli zona rossa, la crisi dei piccoli imprenditori: «Questo virus è una bestia, io costretto a rinunciare ai miei sogni»

Napoli zona rossa, la crisi dei piccoli imprenditori: «Questo virus è una bestia, io costretto a rinunciare ai miei sogni»
di Oscar De Simone
Giovedì 25 Marzo 2021, 19:00 - Ultimo agg. 27 Marzo, 09:23
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Era il suo più grande obiettivo ma dopo anni di sacrifici è stato costretto a rinunciarci. E ha visto svanito un sogno che era finalmente riuscito a realizzare con amore e passione. Il suo locale, un ristorante su via Toledo, in piazzetta Matilde Serao, è durato solo pochi mesi, poi il Covid lo ha costretto ad abbassare per sempre la saracinesca. Oggi Giuseppe Overa non riesce a tornare in zona senza commuoversi. Senza guardare quel locale con le lacrime agli occhi. 

«Dietro a questo ristorante – racconta – non ci sono solo investimenti materiali ma i sogni di tutta una vita.

Ho sempre fatto questo mestiere e per me era una vittoria riuscire a mettermi in proprio. La mia idea di gestione del ristorante e del personale, le mie direttive per un nuovo modo di fare food in zona, c'era tutto questo qui dentro e oggi non riesco neanche a guardare la saracinesca del negozio. Mi fa troppo male». 

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Un sentimento di rabbia e di sconforto che Giuseppe condivide anche con quello che, l'anno scorso, era il suo socio. Un compagno d'avventura con cui ha rinunciato a divertimenti e svaghi privati. «Abbiamo rinunciato anche alle vacanze – continua – perché era tutto finalizzato a mettere su il locale. Oggi non ci resta niente e riesco ad andare avanti solo con l'aiuto del mio attuale datore di lavoro. Il covid è stato e continua ad essere una bestia violenta e senza rispetto per la vita degli altri. Ci ha distrutti tutti e ci ha resti incapaci di vivere il presente e progettare il futuro». 

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