Secondo l'ultimo rapporto Bes dell'Istat la percentuale di Neet, giovani tra i 15 e i 29 anni che non studiano e non lavorano, è del 33% in Campania, ben 10 punti percentuali in meno rispetto alla media nazionale. Inoltre sono ancora troppo pochi i campani tra i 25 e i 64 anni che hanno raggiunto almeno il diploma - il 54% - contro il 71% del Friuli, il 70% di Lazio e Umbria e il 64% della Lombardia.
Appare dunque oggi più che mai necessario investire sulla formazione e su coloro che rappresentano il nostro futuro, come ha cercato di fare il progetto Caterina, selezionato da Con i bambini nell’ambito del fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, che si avvia alla conclusione dopo tre anni di attività.
Venti le classi coinvolte e oltre 300 i minori tra i 5 e i 14 anni presi in carico dal progetto di Traparentesi Onlus, che ha sperimentato nuovi interventi di contrasto alla dispersione scolastica e alla povertà educativa, agendo attivamente nei quartieri più vulnerabili del centro di Napoli, grazie all'ausilio di 100 tra educatori e docenti.
Sono 150 gli adulti stranieri che hanno partecipato ai corsi di italiano organizzati dal progetto Caterina e 15 gli eventi di animazione e gemellaggio realizzati.
«Il progetto Caterina ci ha consentito di avviare una vasta opera di contrasto alla povertà educativa nei quartieri più vulnerabili di Napoli. Nei prossimi anni ci troveremo ad affrontare gli effetti negativi della pandemia sui sistemi di istruzione e formazione e il nostro impegno continuerà ad essere quello di supportare i giovani della nostra città nel loro percorso di crescita e inclusione sociale», è il commento di Luigi Salerno, presidente di Traparentesi Onlus.