Nozze a rischio senza l'impiegata, arriva la polizia a San Giorgio a Cremano

Nozze a rischio senza l'impiegata, arriva la polizia a San Giorgio a Cremano
di Francesco De Sio
Giovedì 16 Maggio 2019, 12:00
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Sposa ritardataria, sposa fortunata? È la magra consolazione a cui si sono appellati gli invitati del matrimonio in programma ieri mattina presso l'ufficio anagrafe di via Galdieri, a San Giorgio a Cremano. Ormai da mesi la carenza cronica di personale sta portando al collasso amministrativo del settore, con ripercussioni sempre più pesanti sui cittadini. L'unione in programma ieri mattina alle 11, con tanto di folta schiera di parenti al seguito, ha rischiato di saltare per l'assenza della responsabile della sezione pubblicazioni e celebrazioni matrimonio.
 
L'articolo determinativo non è casuale. Senza l'unica dipendente attualmente in servizio, in sostanza, la macchina comunale si impantana. Esattamente quanto successo ieri, con l'impiegata fuori causa e l'ufficio totalmente impreparato a gestire la situazione. Increduli i genitori dei due giovani sposini, per i quali sarebbe addirittura stata paventata la più improbabile delle possibilità: «Oggi non si può, tornate domani». Furioso il padre della sposa, il signor Renato, che ha sporto denuncia presso il vicino commissariato di polizia. Anche gli agenti si sono recati fuori al palazzo per riportare alla calma una situazione che stava ormai degenerando. «È una vergogna, non abbiamo più diritti - ha spiegato lo stesso Renato - abbiamo fissato questa data tre mesi fa e oggi ci dicono che chi dovrebbe celebrare il matrimonio non c'è perché nessuno l'aveva avvisata? Ci sono nostri parenti arrivati da Roma, ci sentiamo umiliati». Mentre davanti al palazzo si radunavano gli invitati di un secondo matrimonio in programma alle 13, l'arrivo della consigliera con apposita delega Cira Cozzuto ha scongiurato guai peggiori e permesso a Gennaro e Gaia - questi i nomi degli sposi - di convolare finalmente a nozze dinanzi a un rappresentante dell'Ente. I consueti auguri alla coppia, le bottiglie di spumante stappate in fretta e furia e il vociferare sui numeri della smorfia da giocare al lotto. Il tutto mentre a pochi metri dalla sala per i matrimoni gli invitati del «secondo rush» attendevano trepidanti il loro turno.

Una storia tragicomica, come lo è la foto sul muro, a due passi dal tricolore e dalla bandiera dell'Unione Europea, che ancora immortala l'ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, segno inequivocabile del tempo che si è bloccato. Ingranaggi burocratici farraginosi e male oliati da una pianta organica decimata, che fa registrare le medesime criticità anche nell'ufficio preposto alle certificazioni di morte. A San Giorgio, in assenza dell'unico impiegato, nemmeno più quella è poi così sicura. «La settimana scorsa con l'amministrazione avevamo sbloccato la delibera per la mobilità interna, le cui domande sono state numerose, ma il provvedimento non è ancora operativo - afferma il sindacalista Rsu, nonché rappresentante dell'Ubs, Giorgio Carcatella - Il settore anagrafico è allo sbando a causa della cattiva gestione del dirigente al ramo, almeno la politica ora faccia la propria parte». Il sindaco Giorgio Zinno proprio in queste ore dovrebbe deliberare un avvicendamento nei quadri dirigenziali per favorire l'attuazione delle mobilità: «Mi scuso con i cittadini per i disservizi - fa sapere il primo cittadino - ma è in corso la riorganizzazione della macchina amministrativa non attinente alla politica, anche se da parte nostra abbiamo dato un indirizzo preciso. Le criticità nel personale esistono, ma già con i prossimi provvedimenti proveremo a supplirvi».
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