Nuova chiusura in via Campana, scatta la protesta nel Napoletano

Nuova chiusura in via Campana, scatta la protesta nel Napoletano
di Alessandro Napolitano
Domenica 9 Giugno 2019, 12:00
2 Minuti di Lettura
Monta la protesta dopo la decisione di interdire totalmente al traffico un tratto di via Campana per ben un mese e mezzo. Sul piede di guerra residenti e commercianti che ora puntano a coinvolgere anche tutti gli altri Comuni che risentiranno dei disagi, come Pozzuoli, Giugliano e Qualiano. Ad affiancare chi nella zona abita o porta avanti la propria attività economica, c'è anche parte dell'opposizione in consiglio comunale.
 
Tutti insieme chiedono con estrema urgenza un tavolo a cui partecipare assieme ad una delegazione di chi verrà maggiormente colpito dall'interdizione al traffico: «Facendoci portavoce dell'istanza dei cittadini residenti e commercianti - spiegano con una nota congiunta i consiglieri Rosa Capuozzo, Davide Secone e Filippo Celano - chiediamo un tavolo da esperirsi nei prossimi giorni, vista l'urgenza per la chiusura della strada. Tale tavolo tecnico deve essere riunito coinvolgendo in primis i rappresentanti dei cittadini, i tecnici del Comune ed i tecnici esterni per una valutazione delle possibili alternative riguardanti la viabilità dopo l'inizio dei lavori, al fine di rendere quanto più condivisa possibile la procedura per il ripristino della viabilità». Secondo il cronoprogramma stilato dall'ente, il cantiere aprirà il prossimo 24 giugno, per poi chiudere il 9 agosto. Nel frattempo, il comando della polizia municipale ha predisposto per l'intero periodo alcuni sensi unici di marcia lungo le strade periferiche della zona, un modo per bypassare l'area interessata dai lavori. Questi ultimi riguardano il ripristino di un costone venuto giù il 15 ottobre del 2015. Da quel giorno è iniziato un vero e proprio stillicidio, non solo per gli automobilisti. A lungo, infatti, è durato un senso unico alternato gestito in automatico attraverso un semaforo, che ha portato spesso a lunghe code di auto. Per meglio gestire il traffico furono anche installate delle telecamere collegate con il comando dei caschi bianchi. Durarono poco: vennero rubate e mai più ripristinate.

Tornato il doppio senso, si è cercato a lungo ed inutilmente di trovare i finanziamenti per il ripristino del costone. È stato grazie all'allora commissario straordinario, nell'aprile di un anno fa, che i fondi vennero reperiti grazie a quanto messo a disposizione dal Viminale e al Ministero dell'Economia. Ed ora tocca farli quei lavori, considerati indifferibili anche per l'avanzamento della frana. Ma tra le ipotesi per rendere meno pesanti le conseguenze della chiusura di una delle più importanti arterie della zona, c'è anche quella di posticipare i lavori in pieno agosto, quando presumibilmente il traffico è meno intenso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA