Nuova sede della Regione Campania a Napoli, la torre costerà 300 milioni

Nuova sede della Regione Campania a Napoli, la torre costerà 300 milioni
di Luigi Roano
Mercoledì 27 Luglio 2022, 08:00 - Ultimo agg. 28 Luglio, 08:05
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Slitta la «conferenza dei servizi finalizzata alla sottoscrizione dell'Accordo di programma per la realizzazione del Nodo intermodale complesso di Napoli Garibaldi-Porta Est e la rigenerazione urbana delle aree ferroviarie». Nella sostanza slitta - ma dovrebbe tenersi prima della pausa estiva - la riunione con la quale si dovrebbe dare il primo via libera al progetto della Regione di costruire il suo quartier generale a Gianturco mentre oggi è distribuito tra Santa Lucia e il Centro direzionale. Una torre di una ottantina di metri, che non sarà più grande di quelle del Centro direzionale, ma nemmeno più piccola di quella delle Fs che domina la stazione Garibaldi con i suoi 82 metri. Il cui costo è di almeno 300 milioni, tutti soldi pubblici, ma le stime sono molto al ribasso in quanto il costo dei materiali è in crescente ascesa. Progetto targato Regione, sui suoli delle Fs, con il Comune terzo partner istituzionale. E proprio il Comune fa trapelare che il suo sì in conferenza ci sarà. Tuttavia non c'è ancora e questo frena la chiusura della conferenza dei servizi nonostante il pressing del presidente della Regione Vincenzo De Luca. Complessivamente Porta est costerà un miliardo. E forse qualche riflessione a Palazzo San Giacomo la si sta facendo anche perché urbanisti famosi, imprenditori e altri pezzi di città reclamano una maggiore partecipazione sulla stesura di questo progetto. Del resto Palazzo San Giacomo è sovrano sulla materia dell'urbanistica. E si devono fare ben due varianti al Prg per portarlo a casa - e la materia deve passare per il Consiglio comunale - con indici di fabbricabilità al rialzo. 

Il soggetto attuatore è stato individuato nell'Eav, la partecipata della Regione che gestisce la Cumana e la Circumvesuviana.

Un progetto che nella parte che riguarda la specificità delle Fs - cioè non la Torre della Regione - ha un suo perché. Vale a dire la risistemazione del fascio di binari della Circumvesuviana che verranno interrati, una bretella che collega la A3 a un parcheggio sotterraneo ovvero sotto a quello attuale che c'è all'incrocio tra piazza Garibaldi e il corso Lucci destinato anche a terminal dei bus. La nuova stazione dell'Eav collegata con un sovrappasso al resto del sito e una sovrastruttura, un super magazzino, che tomba il terminal dei bus utilizzato come luogo di aggregazione. E ancora altri parcheggi in un'area dove le stesse Fs ne hanno già due, uno aperto una decina di giorni fa al corso Meridionale. «Il progetto dell'infrastruttura ferroviaria - si legge nella relazione generale delle Fs - modificando sostanzialmente il funzionamento dell'attuale parcheggio che insiste sulle aree dell'ex scalo merci di corso Lucci, ha implicato lo studio di una nuova accessibilità all'area in oggetto. Partendo dall'analisi su scala vasta e su scala urbana». E ancora: «In particolare, nell'area compresa tra Porta Nolana e piazza Garibaldi, la copertura della trincea permette la riconnessione dei percorsi ciclo-pedonali nonché la creazione di un boulevard mediante riqualificazione delle aree esistenti con l'inserimento nel contesto urbano di verde cittadino». La bretella - che dall'uscita della A3 porta direttamente al terminal dei bus dove insiste l'attuale parcheggio del corso Lucci - secondo gli studi delle Fs dovrebbe abbattere e di molto le criticità di traffico. Con tempi di percorrenza molto ridotti perché di fatto i flussi verrebbero separati, uno sarebbe dirottato in un sottopasso. Più precisamente «l'effetto più evidente deriva dall'apertura del nuovo sottopasso ferroviario che permette la comunicazione tra la rotatoria per l'entrata nel parcheggio prevista nel progetto e la zona del Centro direzionale. Tale intervento comporta un'evidente diminuzione dei flussi nell'ordine di quasi 700 veicoli nell'ora di punta del mattino sul tratto di corso Lucci nella zona antistante la stazione in direzione nord e su corso Meridionale, determinando un miglioramento sensibile nelle condizioni di circolazione, che allo stato attuale sono critiche». 

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«Il programma dei lavori - chiariscono le Fs - è stato sviluppato in coerenza alle fasi di realizzazione delle opere civili e tenendo conto delle esigenze legate alla necessità di mantenere in esercizio sia l'infrastruttura ferroviaria sia l'infrastruttura stradale durante la realizzazione delle nuove opere». I lavori sarebbero dovuti iniziare un paio di anni fa. Dovrebbero partire entro quest'anno ed essere consegnati entro il 2028. 

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