«Un nuovo caso di tumore al giorno», al Senato si discute il dossier Casoria

«Un nuovo caso di tumore al giorno», al Senato si discute il dossier Casoria
di Domenico Maglione e Giuseppe Maiello
Venerdì 5 Ottobre 2018, 12:00
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Mentre si intensificano le iniziative per la prevenzione tumorale, ogni giorno in una città come Casoria si registra un nuovo caso di neoplasia maligna: il dato inquietante emerge da uno studio (Epica) effettuato dai medici di famiglia del territorio presentato l'altro giorno, in un'audizione informale, alla commissione igiene e sanità del Senato. «Abbiamo verificato che si tratta di dati, quelli per malattia tumorale a Casoria, sovrapponibili come percentuali a quelli nazionali con una differenza di risultato: la tempestività dell'analisi epidemiologica», dice Ferdinando Russo, direttore sanitario dell'Università Luigi Vanvitelli ed ex direttore del distretto sanitario di Casoria che è stato ascoltato dal parterre politico della commissione del Senato. In Italia sono diagnosticati ogni anno circa 1000 nuovi casi di tumore al giorno (esclusi quelli cutanei) di cui oltre il 54% fra gli uomini e il 46 per cento fra le donne. Ogni giorno, è stato accertato, oltre 470 persone muoiono a causa di un tumore.

«Negli anni 80 i tumori del colon e del retto nell'area metropolitana di Napoli avevano una bassissima incidenza mentre negli ultimi tempi questa è notevolmente cresciuta: abbiamo riscontrato, per alcuni tumori, un nesso di casualità tra il particolare tipo di inquinamento del territorio con la neoplasia sviluppata», ha aggiunto Russo. Ad Arpino, megaquartiere periferico cittadino, unito senza soluzione di continuità con Napoli, ad esempio c'è un'incidenza maggiore delle malattie urinarie e questo, secondo gli esperti, è riconducibile all'inquinamento delle falde acquifere in un territorio dove negli anni a cavallo tra il 2007 e 2008 sarebbero state fatte varie scoperte di rifiuti nocivi e inquinanti nel sottosuolo. Lo studio, portato avanti dai medici di famiglia ma anche dai pediatri di libera scelta e dagli specialisti del territorio avrebbe avuto la capacità di migliorare le condizioni di diagnosi e di ricerca per diminuire l'incidenza e, quindi, la mortalità per tumore. Quello del cancro, infatti, è un problema sociale che non viene trascurato nei comuni della terra dei fuochi e a Casoria in particolare dove stamani parte la campagna di prevenzione dell'Asl Napoli 2 Nord per la prevenzione delle neoplasie della mammella, del collo dell'utero e del colon retto. I medici dell'azienda sanitaria territoriale effettueranno screening gratuiti presso il Palazzetto dello sport di via Michelangelo mentre domani saranno nella villa comunale di Arpino dove cercheranno di reclutare più persone possibili da sottoporre ad accertamenti gratuiti.
 
I tumori maligni di mammella, colon-retto e cervice uterina, ad oggi, rappresentano le uniche patologie neoplastiche che possono beneficiare di prevenzione secondaria mediante screening validati a livello nazionale ed internazionale. In Campania - il dato più recente disponibile è del 2012 - il sesso femminile è aggredito maggiormente dal tumore della mammella che dà anche il più alto tasso di mortalità - che è il più frequente con 3675 nuovi casi. Segue il tumore del colon-retto (1964) e del polmone (818). «La creazione di un'adeguata rete di screening potrebbe consentire un decisivo incremento delle diagnosi precoci ed una adeguata gestione terapeutica successiva potrebbe condurre ad una decisiva riduzione dei tassi di mortalità cancro-specifica, un aumento dei tassi di sopravvivenza ed una riduzione dei costi connessi alla gestione delle patologie neoplastiche in fase avanzata riducendo così l'impegno economico derivante dai complessi esami richiesti dai controlli da parte degli ammalati», spiegano alcuni esperti che hanno lavorato alla creazione della rete oncologica nella regione.
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